“Le dichiarazioni del Ministro Brunetta che negano l’allarme sociale rispetto al precariato sono gravi”, dichiara Cristiano Fiorentini della Direzione Nazionale RdB/CUB Pubblico Impiego. “I precari della Pubblica Amministrazione sono molti di più di quelli che il Ministro dichiara grazie alla complicità delle Amministrazioni. Infatti, oltre agli stabilizzandi che Brunetta vuole licenziare, ci sono centinaia di migliaia di precari che non sono rientrati nel monitoraggio e nella stabilizzazione pur operando da molti anni nelle P.A..”
“Eravamo certi che il monitoraggio avviato da Brunetta avesse il solo scopo di negare l’esistenza di un problema precariato nella Pubblica Amministrazione – prosegue Fiorentini - ma il sistema di nascondere la polvere sotto il tappeto, oltre a non addirsi ad un Ministro della Repubblica, non può funzionare su una questione che investe la vita di migliaia di famiglie e il funzionamento degli Enti Pubblici”.
Conclude il dirigente RdB-CUB: “Il problema del precariato ritornerà prepotentemente a galla già il prossimo 1 maggio, con la Mayday di Milano e Roma; il 4 maggio, con lo sciopero ed il presidio dei precari della Croce Rossa Italiana davanti alla sede del Comitato centrale, in via Toscana 12 a Roma, ed il 15 maggio, quando nell’ambito della giornata di mobilitazione indetta dal sindacalismo di base nella Scuola, nella Ricerca e nei Trasporti i precari saranno in piazza per ricordare a Brunetta che esistono e che sono essenziali per il buon funzionamento della Pubblica Amministrazione”.
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