30 settembre 2010 - La Repubblica
Tagli, sindacati divisi a Palazzo e le Rdb in piazza per i nidi
Cgil: il governo rimborsi le materne. Cisl: fantasie La città e la crisi Corteo davanti alla sede del Comune, le educatrici degli asili sfilano con dei bambolotti Alberani insiste: "Occorre un sano pragmatismo, meglio vendere le azioni Hera"
di ELEONORA CAPELLI e ILARIA VENTURI
Bologna - Le trattative sul bilancio si inaugurano con i sindacati confederali divisi a Palazzo d´Accursio e le Rdb in piazza. Ieri Cgil, Cisl e Uil incontravano il commissario Anna Maria Cancellieri per la manovra da 20 milioni di euro di tagli e la proposta di Cgil di chiedere al Governo una specie di «rimborso» (tecnicamente si definisce compensazione) per le materne comunali che oggi costano 32 milioni di euro, veniva definita «fantasiosa» dalla Cisl. Di rimando, la Camera del Lavoro bollava come «demenziale» la proposta della Cisl di vendere le azioni Hera. I sindacati di base intanto manifestavano in piazza Liber Paradisus con un´assemblea aperta dei dipendenti. Quasi 200 persone, tra cui molte educatrici degli asili nido con in braccio bambolotti, hanno portato gli striscioni «La Cancellieri non ci fermerà, salviamo i nidi della città», «Dai nidi giù l´accetta, i nostri bimbi rispetta» e «Risparmiare e tagliare non fa rima con educare», fin sotto le finestre del Comune. Una delegazione di 10 persone è poi stata ricevuta dal sub commissario Michele Formiglio. Un «doppio binario» per le trattative che la Cgil vorrebbe eliminare. «Deve esserci un unico tavolo di confronto che comprenda anche le Rdb - ha detto Danilo Gruppi, numero uno della Camera del Lavoro - ai dipendenti comunali bisogna dare un´informazione trasparente».
Di fronte ad un perimetro della manovra che resta di 20 milioni, i sindacati non hanno una ricetta univoca. La «missione» affidata dalla Cgil alla Cancellieri, come «responsabile che fa riferimento direttamente al Governo centrale», è quella di chiedere all´esecutivo un rimborso delle spese sostenute dal Comune per le scuole materne, una via più breve rispetto alla statalizzazione. «A Bologna il 67% delle materne è comunale, mentre questa percentuale nelle altre città e in provincia raggiunge al massimo il 20% - ragiona Gruppi - le scuole dell´infanzia costano ogni anno 32 milioni di euro alle casse di Palazzo d´Accursio, se venisse rimborsata al Comune anche solo una parte di questa spesa, aspettando la statalizzazione, avremmo nuove risorse a disposizione per ridurre i tagli». «Gruppi è un sindacalista creativo, le sue idee sono simpatiche - commenta ironicamente Alessandro Alberani della Cisl - peccato che poi bisogna applicarle e non si capisce perché lo stesso Governo che taglia 20 milioni di euro ne dovrebbe restituire altrettanti. Preferisco un sano pragmatismo, meglio vendere le azioni Hera». «Questa è un´ipotesi demenziale - scandisce Gruppi - non è questione di tabù, ma non si vendono i capitali per coprire spese correnti». «Noi questo confronto lo vogliamo portare avanti - dice Luciano Roncarelli della Uil - vedremo se ci sono le condizioni per chiudere o no, ma non si è capito se la Cgil vuol andare avanti, non vorrei che ci fosse voglia di uscire dal tavolo trovando pretesti». Martedì intanto i dirigenti comunali forniranno ai sindacati analisi e statistiche sui servizi, mentre un piano articolato il Comune lo fornirà entro l´inizio di novembre.
30 settembre 2010 - Corriere di Bologna
Sindacati alla Cancellieri: chieda a Roma più soldidi Francesco Rosano Pierpaolo Velonà
Bologna - Un mese per scrivere una proposta di bilancio che «diminuisca il tasso di procurato allarme e confusione, anche del Comune». Stop alle azioni unilaterali, come la circolare che consente di spostare le educatrici dei nidi anche in strutture di altri quartieri . E la richiesta di «ottenere dallo Stato una compensazione delle spese per le materne». Mentre le Rdb-Usb sfilano per via Indipendenza contro il possibile licenziamento di 400 precari comunali (soprattutto di nidi e materne), Cgil Cisl e Uil dettano le condizioni per l'accordo sul bilancio al commissario Anna Maria Cancellieri. Affidandole la difficile missione di convincere Roma a ripianare parte dei 20 milioni di euro di tagli, restituendo a Palazzo d'Accursio «una quota dei 32 milioni che spende annualmente per il funzionamento delle materne», spiega il segretario della Cgil Danilo Gruppi, che confida nel ruolo di funzionario governativo di Cancellieri per la buona riuscita dell'impresa. Per Alessandro Alberani della Cisl resta comunque «preoccupazione e contrarietà per i tagli ipotizzati», ma ci sarà tempo fino all'ultimo giorno utile (il 31 dicembre) per tentare di evitarli e approvare il bilancio. La proposta di bilancio arriverà tra un mese o poco più, ma sembra difficile arrivare a una ricomposizione del fronte sindacale. Il leader Rdb Massimo Betti, oltre a voler denunciare il commissario «per comportamento antisindacale», attacca i confederali: «Hanno chiesto la contrattazione separata, ci trattano da appestati». Accuse smentite subito da Gruppi della Cgil: «Siamo più che disponibili a un confronto unitario, così nessuno potrà giocare su un "doppio registro"».
30 settembre 2010 - Il Resto del Carlino
COMUNE LE RDB MANIFESTANO: «CANCELLIERI ANTISINDACALE»
Bilancio, ora la palla passa ai dirigenti
Bologna - IL ROMPICAPO del bilancio comunale ancora non è risolto e martedì, in un nuovo incontro con i sindacati, i dirigenti dei vari servizi illustreranno gli effetti della manovra. Inoltre è stato deciso per un supplemento di discussione: altri tre incontri su immobili, tasse e tariffe. La proposta di bilancio comunale arriverà comunque sul tavolo dei sindacati solo tra un mese, tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre. E intanto le Rdb-Usb, che ieri hanno manifestato con i dipendenti, tuonano: «Il commissario Anna Maria Cancellieri ci ha impedito in maniera illegale di tenere l'assemblea che avevamo convocato, e per questo la denunceremo per comportamento antisindacale. Ci hanno scritto che non potevano accettare un'assemblea convocata con un ordine del giorno che conteneva la parola lotta': hanno equiparato l'assemblea allo sciopero e hanno impedito a tanti di essere qua con l'obbligo di servizio». Il tutto mentre lo Spi-Cgil «non firmerà alcun accordo con il Comune, è una manovra inaccettabile e insostenibile». La Cgil invece vuole che Cancellieri «esiga dal Governo il rimborso per le materne». Cisl e Uil: «Molto importante continuare il confronto».
28 settembre 2010 - Repubblica.it
"Contro i tagli del commissario" Le Rdb scendono in piazza
Bologna - Appuntamento domani alle 16 in piazza Liber paradisus: "Dopo l'intervento di Brunetta, la riforma del pubblico impiego e il blocco dei contratti, adesso i lavoratori comunali sono nel mirino della Cancellieri". Si sono immaginati il commissario con un'accetta in mano: il riferimento è ai 20 milioni di euro di tagli che il Comune deve affrontare in vista del bilancio 2011. I sindacati Rdb domani scendono in piazza contro le minori risorse imputate al commissario e che in realtà sono frutto dei tagli del Governo ai trasferimenti per gli enti locali. Si danno appuntamento domani alle 16 in piazza Liber Paradisus, sotto la sede del nmuovo Comune. "Arrivano anche i tagli della Cancellieri, sono altri 20 milioni che si abbattono sui lavoratori e sulla città. Dopo i tagli del salario di Brunetta, la riforma del pubblico impiego e il blocco di contratti e stipendi fino al 2013, adesso i lavoratori comunali sono nel mirino anche della Cancellieri". Il sindacato di base denuncia che "oltre la meta' della manovra" da 20 milioni di euro "è a carico dei lavoratori" di Palazzo D'Accursio.(fonte: Dire)
<//strong>19 settembre 2010 - Il Resto del Carlino
Asili comunali, le dade in piazza il 29
Bologna - PARTE lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori comunali degli asili nido e delle scuole materne, ufficialmente mobilitati contro le misure annunciate dal commissario Anna Maria Cancellieri. Già in calendario una prima manifestazione pubblica: sarà mercoledì 29, nel giorno in cui Cancellieri incontrerà i sindacati per un nuovo tavolo di confronto sugli effetti della manovra del governo sulle casse di Palazzo d'Accursio. Lo annuncia il sindacato di base Rdb, dopo l'assemblea con circa 300 dipendenti di nidi e materne. «E almeno 100 non sono riusciti a entrare nella sala già piena», spiega Massimo Betti.
settembre 2010 - Repubblica.it
"No ai tagli sugli asili nido" Manifestazione il 29 settembre
Fissata per il giorno in cui il commissario incontrerà i sindacati nel tavolo di confronto sugli effetti della manovra del governo. Le misure annunciate sono "scellerate" secondo le Rdb che ieri hanno radunato in assemblea 400 lavoratori del settore
Bologna - Il 29 settembre è la data fissata dai lavoratori degli asili nido comunali per la protesta contro le misure annunciate dal commissario. Quel giorno, infatti, Anna Maria Cancellieri incontrerà i sindacati per un tavolo di confronto sugli effetti della manovra del governo. E' una nota delle Rdb a riassumere le prossibili conseguenze: "Licenziamento dei precari, riduzione delle retribuzioni di tutte le figure lavorative che operano nei nidi e nelle materne comunali, aumento o la riduzione dell'orario di servizio nido e scolastico a secondo della convenienza economica, trasferimento alle cooperative di interi nidi e plessi scolastici, aumento insostenibile dei carichi di lavoro, flessibilità lavorativa portata all'estremo con le insegnanti e le educatrici che si dovranno spostare ogni giorno da scuola a scuola, riduzione di personale di sostegno ai bambini con handicap". Politiche che Massimo Betti non esita a definire "scellerate". All'assemblea di ieri cui hanno partecipato "oltre 300 persone ed almeno 100, purtroppo, non sono riuscite ad entrare nella sala già troppo piena'', spiega una nota di Massimo Betti. "L'assemblea è stata molto vivace e la rabbia delle lavoratrici e dei lavoratori per le misure annunciate dal commissario Cancellieri, che rischiano letteralmente di azzerare un sistema educativo e scolastico conosciuto e apprezzato in tutto il mondo si è fatta sentire chiara e forte". Per questo "comincia un percorso di lotta e mobilitazione che cercherà di coinvolgere i lavoratori e i cittadini tutti, a partire da chi è utente di questi importanti servizi, per impedire a questa gestione commissariale di portare a termine questo scempio (fonte Dire)
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15 luglio 2010 - Il Resto del Carlino
L'ALLARME
Precarie dei nidi: «Tutte a casa a settembre»
Bologna - NESSUNA rassicurazione riguardo all'assunzione delle precarie dei nidi, anzi: «Abbiamo avuto l'impressione che l'amministrazione pensi di ridurre i servizi educativi e scolastici». L'allarme viene lanciato dalle Rdb del Comune dopo un incontro avuto proprio ieri mattina a Palazzo D'Accursio con alcuni dirigenti nell'ambito della trattativa sul piano assunzioni'. All'incontro, al quale erano state convocate tutte le sigle sindacali, il sindacato di base si è presentato con una quindicina di educatrici precarie dei nidi, una rappresentanza delle oltre cento che a settembre rischiano di trovarsi senza posto, nonostante lavorino nel settore da anni. UN BLITZ' che, però, ha avuto una reazione dell'amministrazione diversa dal solito: «In passato ci sbattevano fuori spiega Vilma Fabiani delle Rdb mentre oggi non hanno fatto una piega». Almeno inizialmente, insomma, anche le precarie hanno partecipato all'incontro. «Abbiamo chiesto di darci una risposta sulle assunzioni prosegue Fabiani e l'amministrazione ci ha risposto che c'è una possibilità per una cinquantina di collaboratori scolastici, tra nidi e scuole, mentre per le educatrici niente perché a tutt'oggi, senza conoscere i contenuti della manovra finanziaria del Governo e il bilancio del Comune, non sanno se se lo possono permettere». Ma c'è di più: «Da quello che abbiamo capito, questo perché l'amministrazione è stata chiara ma molto sottile riferisce la sindacalista di base , pensano di ridurre i servizi educativi e scolastici». ALL'INCONTRO, spiega sempre Fabiani, hanno partecipato i dirigenti comunali Annarita Iannucci, capo dipartimento organizzazione, Giancarlo Angeli, direttore del Personale, e Katiuscia Garifo, dirigente alle Relazioni sindacali.
15 luglio 2010 - La Repubblica
"A settembre saremo tutte a casa"
Incontro senza esiti in Comune: monta la rabbia delle maestre precarie dei nidi Rdb a colloquio col subcommissario Dionisi. "I servizi ridotti a scapito delle famiglie"
di ALESSANDRO CORI
Bologna - Le maestre precarie dei nidi sono di nuovo sul piede di guerra. Temono, a settembre, di rimanere tutte a casa. L´allarme viene lanciato dalle Rdb del Comune, che ieri mattina hanno partecipato, con una quindicina di educatrici, ad un doppio incontro: prima con alcuni dirigenti di Palazzo d´Accursio, nell´ambito della trattativa sul piano assunzioni, poi con il subcommissario Maria Antonietta Dionisi, titolare della delega al bilancio.
Il risultato, dicono ora, è stato tutt´altro che incoraggiante. «Abbiamo avuto l´impressione - spiega Vilma Fabiani - che l´amministrazione pensi di ridurre i servizi educativi e scolastici». Alla riunione coi dirigenti, cui erano state invitate tutte le sigle sindacali, le Rdb si sono presentate con una piccola rappresentanza delle oltre cento maestre che il 31 luglio rischiano il licenziamento, nonostante lavorino nel settore da anni.
«Abbiamo chiesto di darci una risposta sulle assunzioni - prosegue Fabiani - e l´amministrazione ci ha replicato che c´è una possibilità per una cinquantina di collaboratori scolastici, tra nidi e scuole, mentre per le educatrici niente, perché a tutt´oggi, senza conoscere i contenuti della manovra finanziaria del governo e il bilancio del Comune, non sanno se possono permetterselo».
A far arrabbiare le educatrici, anche alcune modalità dell´incontro con i dirigenti. «A un certo punto una precaria ha cominciato a spiegare le sue ragioni e la dottoressa Annarita Iannucci, capo del dipartimento organizzazione, ha chiuso l´incontro. La cosa grave è la prospettiva di una riduzione dei servizi, con ripercussioni sulle famiglie».
Anche il faccia a faccia col subcommissario Dionisi, ottenuto dopo un po´ d´anticamera a Palazzo d´Accursio, non è andato meglio. «Abbiamo strappato solo la promessa di un altro incontro - dice ancora Fabiani -, ma servono risposte concrete sul futuro. Questa gestione commissariale è un disastro. E pensare che il commissario Cancellieri due mesi fa aveva promesso un suo interessamento».
Poi, con una nota, le Rdb spiegano ancora più specificatamente cosa pensano di questa amministrazione straordinaria. «Il commissario trova il tempo per azioni di immagine come quella sul Civis o sul Pratello, ma evidentemente non lo trova per affrontare la gravità della situazione nella quale Berlusconi sta facendo precipitare il welfare cittadino».
15 luglio 2010 - Corriere di Bologna
Comune, via 100 precari nei nidi E la Provincia «punta» i passi carrai
Effetto manovra sui nidi: c'è il rischio di ridurre i posti Non confermati cento precari
Rdb dure. Ma Cancellieri: farò di tutto per mantenere i livelli
Bologna - Cento precarie che lavorano negli asili nido da anni a casa da settembre e soprattutto il rischio concreto di una scure sul servizio se la Finanziaria del governo non cambierà in modo sostanziale. Con la prospettiva che l'attuale lista di attesa di mille famiglie che non riescono ad accedere al servizio possa nel tempo diventare ancora più consistente. Sono queste le cattive notizie che ieri i dirigenti di Palazzo d'Accursio hanno dato ai sindacati Rdb che hanno portato la protesta delle precarie in Comune. «L'amministrazione comunale spiega al termine dell'incontro Vilma Fabiani delle Rdb ci ha risposto che c'è una possibilità solo per una cinquantina di collaboratori scolastici, tra nidi e scuole, mentre per le cento educatrici precarie non ci sono speranze perché non ci sono soldi». Anzi, prosegue la sindacalista, «da quello che abbiamo capito pensano anche di ridurre i servizi educativi e scolastici». All'incontro hanno partecipato i dirigenti comunali Annarita Iannucci, capo dipartimento organizzazione, il direttore del personale Giancarlo Angeli e il dirigente alle relazioni sindacali Katiuscia Garifo. Naturalmente solo a bocce ferme e cioè con la manovra economica del governo approvata sarà possibile fare i conti. Nelle scorse settimane il commissario Anna Maria Cancellieri aveva ammesso che salvo modifiche sostanziali alla Finanziaria, il Comune sarebbe stato costretto a tagliare su tutti i servizi, compresi i nidi. Ora però frena e distingue le due situazioni. «Io questi lavoratori spiega Cancellieri li ho già incontrati, abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare ma i soldi per stabilizzarli non ci sono. Per quel che riguarda i tagli ai servizi è tutto da vedere. Faremo un'analisi più avanti, ma posso dire che il mio impegno sarà di fare ogni sforzo per mantenere gli stessi servizi di oggi». Resta però la rabbia dei lavoratori. Che ieri, dopo aver visto i tecnici di Palazzo d'Accursio, hanno chiesto e ottenuto un incontro con il subcommissario con delega al Bilancio, Maria Antonietta Dionisi. Un incontro che però non è servito a granché. «L'unica cosa che siamo riusciti ad ottenere spiega ancora Vilma Fabiani è la promessa di un altro incontro. Questa gestione commissariale è un disastro: sanno solo nascondersi dietro la manovra finanziaria per tagliare i servizi educativi, scolastici e sociali». Per la sindacalista di base quello che sta succedendo «è una cosa gravissima, perché così facendo non solo saranno licenziati dei lavoratori che ad oggi garantiscono il funzionamento dei nidi, ma saranno tagliati anche servizi ai cittadini. Il commissario non si occupa della questione mentre trova il tempo per azioni di immagine come quelle sul Civis o sul Pratello». Una cosa è certa: quando dopo la pausa estiva il commissario comincerà a lavorare al bilancio del 2011 il fronte più caldo sarà quello del welfare.