Il Prefetto di Milano e il comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, con l’ordinanza prefettizia prot. 13.10/42258 si assumono la responsabilità politica di azzerare il DIRITTO di SCIOPERO.
L’USB Lavoro Privato ha annunciato da tempo la mobilitazione degli autoferrotranvieri e proclamando per il 15 maggio lo sciopero nazionale di 24 ore, rispettando le fasce di garanzia, differenti di città in città, tenuto conto della legge 146/90 e sue specifiche.
Il 12 maggio 2015 - su invito del Prefetto di Milano - USB Lavoro Privato ha presenziato alla riunione indetta per lo sciopero del 15 maggio ma ha declinato la richiesta di sospendere lo SCIOPERO nell’area di Milano, in particolare in ATM, ritenendo pretestuose le motivazioni addotte da parte del Prefetto, che non ha mai formulato una proposta di rivedere le modalità e i termini dello sciopero: la sua richiesta è sempre stata la revoca dell’iniziativa sindacale.
Infatti nell’ordinanza, la motivazione adottata cita: “tenuto conto delle ricadute che la suddetta iniziativa di protesta potrà comportare sul trasporto pubblico locale in questo capoluogo, considerati gli effetti negativi sul flusso dei visitatori del sito EXPO, ecc. ecc.” questo vuol dire che a Milano nessuna iniziativa sindacale può essere effettuata fino alla conclusione dell’esposizione universale che si tiene nella città meneghina.
USB ritiene inaccettabile, questa DECISIONE che nei fatti nega un diritto costituzionale dei lavoratori: il “DIRITTO di SCIOPERO” e PREANNUNCIA differenti INIZIATIVE e AGITAZIONI sindacali in ATM che coinvolgeranno lavoratori e aziende del servizio pubblico.
USB Lombardia