PRIMO CONGRESSO USB PENSIONATI REGIONE CAMPANIA.
28 settembre 2022
PREMESSA.
Il documento che segue è stato approvato all’unanimità dai partecipanti del Congresso dopo essere stato letto, discusso e integrato da alcuni interventi orali e dal contributo scritto dei pensionati della federazione di BN (Allegato 1)
RILANCIARE LA LOTTA DEI PENSIONATI
RAFFORZARE L’ARMA DELL’ORGANIZZAZIONE SINDACALE
IL CONTESTO GENERALE.
Questo Congresso regionale cade in una fase storica del nostro Paese e a livello internazionale molto complicata sul piano economico, politico, sociale e climatico. Questa situazione si è aggravata prima con la pandemia da Covid 19 che si trascina da oltre due anni, palesandosi con un effettivo livello di incapacità di garantire la salute pubblica del sistema sanitario nazionale/regionale e quello privato; poi, con lo sviluppo della crisi economica globale sfociata nella guerra in Ucraina, questa volta proprio nel cuore dell’Europa. Una guerra che addirittura evoca il pericolo grave del conflitto nucleare che può coinvolgere l’intero pianeta.
Questo quadro è di fatto alla base di una sciagurata speculazione dei prezzi delle risorse energetiche e delle materie prime. Come conseguenza di tutto questo abbiamo un’inflazione di livello internazionale che sta producendo un decadimento delle condizioni di vita di vasti settori popolari. Il potere d’acquisto dei salari e delle pensioni sono letteralmente in caduta libera. Tra i settori popolari che patiscono praticamente la spoliazione del valore dei redditi ma anche dei diritti, ci sono i pensionati e più in generale gli anziani degli strati poveri che contano milioni di individui.
Il governo di centrodestra che si prospetta dopo le elezioni del 25 settembre, non preannuncia condizioni favorevoli per l’agibilità e la contrattazione sociale e sindacale. Non che fino ad ora, con i governi che ci sono stati, fino a quello di Draghi, ci sia stata vita facile per le rivendicazioni del sindacalismo di classe e conflittuale, ma certamente il governo che sarà capeggiato dalla fascista Meloni e che il presidente Mattarella si appresta a varare con le dovute clausole della Ue e NATO, non sarà di certo più disponibile alle giuste richieste dei lavoratori e dei pensionati, soprattutto per il dettato politico economico di Bruxelles che volge verso una ennesima fase di austerità per le classi subalterne.
PENSIONI DIGNITOSE.
Quello che ci tocca come pensionati organizzati nella USB - Federazione del Sociale, è portare avanti con la massima determinazione che ci è possibile, così come stiamo già facendo in Campania e in altre regioni in sintonia con la linea nazionale USB dei pensionati, la rivendicazione dell’aumento delle pensioni e degli assegni sociali di vecchiaia, di invalidità e accompagnamento che ormai da tempo non vengono rivalutate/i. Questa rivendicazione è tanto più giusta oggi che l’inflazione ha raggiuto la cifra dell’8% annuo ed è prevista un ulteriore progressione nel prossimo anno. La proposta della detassazione delle pensioni per aumentarne il netto a fine mese nelle tasche dei pensionati, per quanto ci riguarda resta la linea maestra su cui perseverare. Nulla a che fare con il taglio del cuneo fiscale o con la flat tax che vorrebbero il padronato solo per i loro interessi e che arrecherebbe ulteriore danno ai redditi da lavoro dipendente sul fronte dello stato sociale.
L’altro aspetto importante è la battaglia per l’aumento delle pensioni minime e degli assegni sociali, che possiamo definire da fame. In questo senso occorre redistribuire quelle risorse economiche dello Stato che provengono dal gettito tributario delle pensioni stesse e che ammontano a decine di miliardi di euro ogni anno.
Compito strategico che abbiamo inoltre come pensionati, e che riguarda tutti gli attuali lavoratori e in particolari le giovani generazioni è, da un lato l’abolizione della legge Fornero che ha allungato in modo criminale l’età pensionabile fino a 70 anni, e dall’altro il contrasto all’assalto pirata dei fondi pensioni privati che vorrebbero appropriarsi del lauto tesoro della previdenza sociale pubblica per darla in pasto alla speculazione del mercato finanziario, distruggendo ulteriormente quella che dovrebbe essere la serenità della vecchiaia. L’altra battaglia fondamentale che occorrerà portare avanti con vigore è l’abolizione del calcolo delle pensioni sulla base del sistema contributivo. Il diritto ad una pensione dignitosa deve essere una regola generale per tutti, un vero diritto universale.
LA SANINTA’ DEVE ESSERE PUBBLICA E UNIVERSALE
Negli ultimi decenni, a partire dalle prime modifiche della riforma sanitaria, legge 833/1978, che trasformava le Unità Sanitarie Locali e Ospedaliere in Aziende (ASL), il sistema sanitario pubblico che si proponeva di garantire l’assistenza sulla salute a tutti, è stato progressivamente sempre più depauperato per favorire il sistema sanitario privato. La politica dei tagli alla spesa pubblica e la politica delle convenzioni con le cliniche e i centri diagnostici privati, hanno finito per mercificare sempre più la salute e rendere sempre più scadente l’assistenza sanitaria pubblica nelle sue varie articolazioni: prevenzione, diagnosi e cura.
Un aspetto importante che può garantire condizioni di vita migliori e quindi lo stato di benessere psichico e fisico dei settori popolari e in particolare degli anziani, che rappresentano uno dei soggetti più fragili della collettività, dato questo ampiamente verificato durante la pandemia in cui la percentuale di morti da Covid 19 è stata di gran lunga più alta, è una sanità pubblica che funzioni a tutti i livelli e soprattutto che le sue strutture siano realmente efficienti e accessibili in modo equo a tutti e in tutti territori da nord a sud del Paese.
Per queste ragioni, come USB pensionati, dobbiamo continuare a portare avanti le rivendicazioni del diritto alla salute specie nella regione Campania, dove anche per la legge della autonomia differenziata, il sistema regionale sanitario pubblico si è deteriorato in modo ancora più grave da non essere più sostenibile. Nella classifica dei sistemi sanitari pubblici la Regione governata da Vincenzo De Luca, che per rientrare dal deficit di bilancio ha operato negli anni tagli che si sono tradotti in chiusure di ambulatori, consultori e riduzione drastica dei posti letti, è tra le ultime nel campo sanitario insieme alla Calabria. Resta dunque importante il compito dei pensionati USB a rilanciare e migliorare la lotta per avere una sanità efficiente, una medicina territoriale con medici di base di quantità e qualità adeguate alla popolazione, un incremento della medicina geriatrica, la fine delle liste di attesa, un serio funzionamento delle RSA e soprattutto la gratuità del servizi sanitari e dei farmaci che sono sempre più a pagamento. In questo campo la USB pensionati della Campania deve mettere in essere un vero e proprio piano di intervento sistematico per il rilancio della sanità pubblica.
I SERVIZI COME INTEGRAZIONE INDIRETTA DELLE PENSIONI
Così come per la sanità pubblica, i trasporti e i servizi sociali per l’anziano devono essere funzionanti e economicamente accessibili se non proprio gratuiti.
Sui trasporti, specie per la città metropolitana di Napoli, lo stato che si registra è davvero drammatico. Anche in questo caso le responsabilità del mal funzionamento o dell’assenza dei trasporti pubblici, sono della pubblica amministrazione che applica una politica tesa alla privatizzazione. Essa dovrebbe nelle sue funzioni garantire soprattutto anche per coerenza costituzionale, la mobilità dei cittadini. Se da un lato il governo regionale o i comuni e le province tagliano le spese o aumentano i costi delle tariffe per fare quadrare i bilanci, dall’altro lato lascia fallire le aziende molto spesso per incuria e mala gestione, tipica del vecchio stile politico clientelare più propenso al saccheggio delle risorse già ridotte. Questo modo di gestire ha prodotto ciò che è successo all’aziende dei trasporti CTP che, fallendo ha gettato nel dramma esistenziale lavoratori rimasti senza stipendio e pensionati senza TFR.
Noi siamo per il funzionamento effettivo dei servizi sociali pubblici come ad esempio l’assistenza a domicilio degli anziani: spesso sono soggetti soli e ammalati cronici incapaci ad assolvere alle funzioni ordinarie domestiche. Siamo per il funzionamento degli sportelli INPS che devono sopperire alla condizione dell’anziano non sempre alfabetizzato all’uso dei servizi digitali; siamo per l’abbattimento dei tempi burocratici lunghi una maggiore semplificazione per l’espletamento delle pratiche pensionistiche, per l’accompagnamento, per l’invalidità, etc.
In questo senso va in generale la proposta dell’istituzione del garante regionale degli anziani e su cui come USB pensionati della Campania dobbiamo accelerare.
L’AMBIENTE SANO E’ UNA CONDIZIONE DA PERSEGUIRE.
Il cosiddetto infarto ambientale, lo sconvolgimento del clima del pianeta dovuto dai sistemi di produzione basati su energia prodotta da materie fossili e il ciclo dei rifiuti arcaico e incontrollato, alla mercé del malaffare connivente con la politica, è cosa che riguarda anche lo stato di benessere degli anziani. Per tale ragione l’impegno di USB pensionati della Campania deve tenere sempre un occhio aperto su questo problema, che come abbiamo detto nella premessa è parte strutturale della crisi globale che l’umanità sotto i regimi capitalisti dediti solo al profitto sta vivendo. Dove è possibile, specie in questa regione dove rinomiamo la brutta situazione della “terra dei fuochi”, ormai nota in tutto il mondo, occorre agire di più. Una Regione in cui il ciclo dei rifiuti non tende a soluzioni accettabili per la salute pubblica, siamo obbligati anche noi a collaborare con i movimenti ambientalisti presenti sui vari territori.
SVILUPPARE LA FEDERAZIONE DEL SOCIALE USB
La FdS di cui siamo un pilastro importante insieme a ASIA, SLANG e A.BA.CO. (Associazione dei consumatori e promozione sociale) è una particolarità del nostro sindacato di classe e conflittuale che è stata lanciata nell’ultimo Congresso di USB e che il prossimo Congresso metterà a bilancio per darne ulteriore slancio. Una particolarità questa appunto che non hanno gli altri sindacati storici e non hanno in modo sistematico e organico altri sindacati di base. Di questo dobbiamo considerare gli aspetti positivi di fondo che sono appunto quelli di un sindacato che non si limita ad organizzare e a difendere soltanto le categorie sociali storiche del lavoro pubblico, privato e dei pensionati, ma tutto quel pezzo di società che negli anni passati, con le varie controriforme (legge Biagi, jobs act, etc) è stato smembrato e frazionato da una ristrutturazione del lavoro e dei rapporti di lavoro, sempre meno garantiti nei diritti e sempre meno contrattualizzati e con salari da fame. E’ giusto che questi milioni di soggetti, uomini e donne che vivono una vita da precari e che allo stato attuale non hanno garanzie di una pensione per la vecchiaia, vengano in qualche modo organizzati e ricomposti per condurli alla lotta per un reale cambiamento del lavoro che sia degno.
Anche il diritto all’abitare è uno dei grossi problemi per chi vive di lavoro e con un salario inadeguato ai costi della vita compreso il mantenimento di una casa. Questo è un problema che colpisce tutte le età dei settori popolari, e in particolare sono colpite anche le categorie anziane per i bassissimi assegni sociali e pensionistici. Laddove siamo in grado di agire come pensionati USB è giusto sostenere la lotta contro gli sfratti per un rilancio dell’edilizia abitativa popolare. In Campania questo problema esiste e va affrontato contrastando la speculazione immobiliare. Anche in questa fase, con l’iniziativa governativa del bonus 110%, tale speculazione sta avendo nuovo vigore.
Con questo programma abbozzato per sommi capi, ci proponiamo di stendere a breve e per i prossimi mesi e anni, un piano di azione più dettagliato sui vari punti qui tratteggiati. Con questo proposito intendiamo impegnarci per rafforzare la lotta dei pensionati e contribuire a rafforza l’arma dell’organizzazione sindacale più in generale.
Al lavoro e alla lotta.
Allegato 1
INTEGRAZIONE AL DOCUMENTO CONGRESSUALE
USB FEDERAZIONE PENSIONATI CAMPANIA
La USB Pensionati di Benevento, ad integrazione del Documento Congressuale dei Pensionati FdS Campania come discusso e approvato all’unanimità il 28 Settembre 2022, che di seguito si descrivono:
• Detassazione delle Pensioni, così come proposta da USB Benevento e condivisa con USB Pensionati Campania e Nazionale;
• Adeguare la perequazione delle pensioni all’inflazione reale;
• Estensione del Bonus Integrativo ai Pensionati (ex Bonus Renzi);
• Per coloro che non hanno nessun reddito, la pensione di reversibilità deve essere erogata nella stessa misura di quella percepita dal coniuge defunto.
Napoli, 28.09.2022 Federazione Pensionati USB Benevento