Già nell’appello sottoscritto unitamente alla Confederazione COBAS e l’USI - CIT, che ringraziamo per la collaborazione e l’apporto fattivo volto alla buona riuscita della mobilitazione, ci eravamo prefissi di dare vita ad una manifestazione plurale, popolare, di lotta e di riscossa, segnando un discrimine qualitativo con le altre iniziative commemorative e istituzionali indette dalle burocrazie sindacali concertative e collaborazioniste.
La manifestazione è stata l’ennesima conferma che esiste un rilevante pezzo di proletariato tradizionale e nuovo prevalentemente giovane, che esprime una critica serrata al sistema economico e sociale imperante, alla precarietà e allo sfruttamento diffusi, all’economia di guerra e il carovita che impoverisce la classi meno abbienti, per la pace e il cessate il fuoco a Gaza, attraverso la solidarietà internazionalista e umanitaria nei confronti della popolazione palestinese da oltre 200 giorni sotto attacco genocida di Israele.
In questo senso, la mobilitazione unitaria di ieri ha segnato un’importante tappa di una convergenza tra sindacati conflittuali, movimenti sociali di lotta, organizzazioni politiche d’alternativa, che intendono rispondere alla crisi di sistema in atto.
USB pertanto, intende mantenere vivo lo spirito combattivo, unitario, che ieri si è materializzato con determinazione nei vari interventi lungo il percorso del corteo e dopo l’arrivo a Piazza Goldoni, per un'idea alternativa di sviluppo sociale e civile del territorio e attraverso il conflitto conquisti nuovi spazi di partecipazione popolare che rappresenti le istanze democratiche della classe lavoratrice a beneficio dell’intera comunità locale.
p. USB Trieste