Lavoratori,
Si è svolto stamattina presso i locali della Direzione Regionale Lazio l’incontro in merito alla programmazione didattica 2020. Nel nostro intervento abbiamo chiesto un consuntivo sui corsi programmati per il 2019 e quali realmente sono stati svolti e autorizzati. Ma il dato non era disponibile. USB è sempre favorevole acciocché si faccia attività di formazione e addestramento, ma soprattutto che si dia seguito ai corsi di formazione frequentati con attività pratica-operativa, esercitazioni e momenti di approfondimento. Purtroppo questo non sempre accade e il corso di formazione viene archiviato e non viene messo a frutto dal personale perdendo risorse preziose. Abbiamo chiesto che gli incontri sulla programmazione didattica avvengano non a ridosso della fine dell’anno, con un calendario già definito, ma qualche tempo prima per ottimizzare le risorse e le esigenze dei singoli Comandi. La Direzione è stata invitata a sollecitare i Comandi ad una revisione degli organici in forza agli uffici della formazione; i Comandi di Viterbo e Frosinone sono praticamente sguarniti di personale e questo influisce pesantemente sulla formazione del personale operativo.
Per quanto concerne strettamente la programmazione didattica della Direzione Regionale Lazio per l’anno 2020 la linea programmatica è quella di incrementare i corsi per il settore legato al soccorso acquatico di superficie e di abilitazioni alla conduzione di moto d’acqua. Su questo punto abbiamo chiesto quale sia l’intenzione di utilizzare le moto d’acqua che attualmente non vengono sfruttate pienamente. È in programma un nuovo corso di patente nautica di primo livello ma non è previsto nessun corso per il secondo livello. Ormai sono pochi i formati che posseggono l’abilitazione alla conduzione di natanti che necessitano il secondo livello nautico. Parimenti non risulta in programma nessun corso per la conduzione di automezzi anfibi che contano un numero di conduttori praticamente irrisorio. Anche il settore nautico portuale è lasciato da parte, sia per quanto riguarda la partecipazione a nuovi corsi, sia per quanto riguarda gli aggiornamenti previsti dalla normativa IMO. Allo stesso modo non è previsto per gli equipaggi di terra, in particolar modo per Civitavecchia, Gaeta e Anzio, nessun corso di antincendio navale. Ricordiamo che il traffico crocieristico sta subendo un incremento sempre più rilevante e allo stesso modo si stanno affacciando sulle nostre coste navi passeggeri e mercantili alimentate con GNL, nuova frontiera per la propulsione di grandi imbarcazioni.
Viene completamente tralasciato il settore NBCR e, visti i recenti fatti che hanno coinvolto nostri colleghi, sarebbe opportuno incrementare su tutto il territorio della Regione la formazione di nuove unità NBCR di II livello. Abbiamo richiesto che vengano organizzate esercitazioni a livello regionale per meglio affrontare gli scenari complessi in ambito NBCR. È pleonastico ricordare che il Lazio ospita il Nucleo Regionale Avanzato che, per competenza, effettua travasi di GPL, liquidi infiammabili e pericolosi sul territorio regionale ed interregionale. Altresì si riscontra la programmazione di un corso per patente terrestre di IV categoria e di operatori di macchine movimento terra, ma allo stesso modo sarebbe auspicabile la previsione di corsi di patente terrestre di II e III categoria, vista la fame cronica di autisti che impera su tutto il territorio, in particolar modo al Comando di Roma. Per nulla viene esaminata la nuova e necessaria frontiera dei nuovi scenari incidentali come gli automezzi a propulsione ibrida, elettrica a CNG e GNL e sulla gestione di incendi con la presenza di pannelli fotovoltaici. Auspichiamo che in sinergia con le strutture Centrali possano essere messe in pratica giornate di addestramento sui CFBT e sui nuovi scenari d’intervento, ottimizzando e valorizzando le risorse che hanno recentemente partecipato alle settimane addestrative presso la Scuola di Formazione Operativa di Montelibretti. Notiamo l’incremento di corsi ATP, per regolarizzare finalmente la mancanza di un corso di base necessario, considerato l’andamento delle condizioni meteo climatiche che imperversano con continui fenomeni estremi interessando il territorio regionale e nazionale. Questo implica che tutto il personale venga formato e che successivamente venga messo in caricamento il “sacco acqua” sulle partenze. È calendarizzato lo svolgimento di un corso USAR-Medium, ma forse una sola edizione è insufficiente per garantire un numero proporzionato di operatori al Team USAR Lazio che vive una costante carenza di personale formato.
Non concordiamo sulla mancata effettuazione di corsi per la sala operativa, che ha detta del direttore non vengono effettuati per l’elevato turnover di chi arriva in sala. Ne tantomeno sulla scarsa considerazione della centralità del ruolo rivestito dalla sala operativa, il primo anello del soccorso, invece potrebbe, a detta del direttore essere svolto da semplici operatori laici presi non si sa in che modo dalla regione e formati alla bisogna. Al contrario visto che quando vuole il direttore sa dove andarli a trovare i soldi, si veda controllo degli accessi e telecamere, bisognerebbe incentivare economicamente il personale di sala operativa, riconoscendo agli operatori una indennità per passaggio di consegne, senza obbligo di prestazione.
Riteniamo che investire sulla formazione abbia una ricaduta positiva su tutto il personale sia operativo sia amministrativo tecnico logistico. In particolar modo il Comando di Roma è uno degli ultimi in Italia dove anche i corsi di base sono obiettivi difficili da prefiggersi. La formazione è prima di ogni cosa prevenzione e sicurezza per la salvaguardia del personale dalle insidie degli infortuni e dei rischi che il nostro lavoro comporta. Servono però nuovi istruttori e questo dovrebbe essere il primo indispensaile passo per erogare la formazione. Per questi motivi USB chiede che vengano impiegati fondi adeguati e proporzionati per una formazione appropriata ed il più completa possibile, per il raggiungere il giusto grado di preparazione. Utile sarebbe utilizzare le scuole centrali (SCA, SFO, ISA), per creare un canale esclusivo per i Comandi del Lazio. Concludendo va rammentato che per il raggiungimento di questi obiettivi vanno previsti adeguati incentivi economici per il personale istruttore desistendo dalla ormai consueta pratica di accumulare ore a recupero che sono irrecuperabili.