Al Direttore dell'USR Piemonte
Dott. Fabrizio Manca
All'Ufficio Affari Giuridici, contenzioso e disciplinare del personale scolastico e dell'USR
Al Direttore dell'USP Torino
Dott. Antonio Catania
Oggetto: Programmazione scrutini nella giornata di domenica
Torino, 12 giugno 2015
Gentili Dirigenti,
con la presente l'RSU dell'"IIS Giulio" fa presente quanto segue:
la circolare interna n. 261, firmata in data 10.6.2015 dalla Dirigente della nostra scuola Dott.ssa Giulia Abbio, prospetta per l'eventuale recupero degli scrutini bloccati dallo sciopero in data 11 e 12 giugno le date del 15 e del 16 giugno. Prospetta altresì per eventuali scioperi sugli scrutini di sabato 13 giugno (previsti fino alle h. 18), un recupero per il giorno dopo, domenica 14 giugno.
Sull'ultimo punto come rsu abbiamo obiettato, prima verbalemente poi con lettera protocollata, che tale decisione ci sembrava illegittima per le seguenti ragioni:
1) La riconvocazione degli scrutini di sabato 13 giugno, che dovessero saltare a causa dello sciopero, per domenica 14 giugno, motivata come “male minore” e come necessità per elaborare i calendari di recupero, contrasta con il fatto che la convocazione degli scrutini di domenica è illegale, come già rilevato in occasione di un primo calendario di scrutini poi modificato. Essa contrasta, in particolare, con la sentenza della Corte di Cassazione, sezione lavoro, n. 27273 del 5 dicembre 2013 che afferma chiaramente: "In sintesi, sulla base della disciplina legislativa vigente, l’orario di servizio si articola di regola su cinque giorni settimanali tal ché il sesto giorno è in via generale una giornata non lavorativa (vedi al riguardo l’art. 22, comma 1, in fine della legge. 724 del 1994). Il settimo giorno è il giorno di riposo settimanale."
È ben vero che l'articolo 22 della legge 724 del 1994 prevede la possibilità di derogare da questo principio ma è anche vero che si riferisce ad attività e servizi da erogarsi con caratteri di continuità come, ad esempio, l'assistenza ospedaliera; negli altri casi, pensiamo alle gite scolastiche, il lavoro domenicale ha come condizione ineludibile la libera disponibilità del lavoratore a cui viene proposto, e non imposto.
2) Una riconvocazione che dovesse giungere sabato nel tardo pomeriggio non dà secondo noi un sufficiente preavviso rispetto agli scrutini previsti per il giorno dopo, in particolar modo per la mattina.
Di conseguenza abbiamo invitato la dirigenza a modificare questa disposizione (calendarizzando per esempio per mercoledì pomeriggio non ravvisando caratteri di "straordinarietà" nella situazione descritta) e ad evitare forzature, poiché saremmo stati in quel caso costretti o ad agire sul piano legale per ottenere il risarcimento del danno subito dai colleghi e dalle colleghe illecitamente costretti al lavoro domenicale, o ad aprire la contrattazione sul lavoro straordinario relativo alla giornata di domenica.
Vi chiediamo pertanto di pronunciarvi sulla questione e, ove in vostro potere, di intervenire per evitare quello che si configurerebbe, se confermato, come atto antisindacale oltre che contrario alla legge per i motivi indicati sopra.
Cordiali saluti,
Lorenzo Giustolisi (USB, Unione Sindacale di Base)
Donatella Maurizzi (FLC/Cgil)
Maria Milito (FLC/Cgil)