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Progressione economica... ma non per tutti!


Il 13 marzo è stato stipulato definitivamente il contratto integrativo 2008-2009 in cui sono previste  le tanto attese progressioni economiche che purtroppo non saranno per tutti, almeno in prima battuta.

 

Nulla di nuovo per i lavoratori dei Monopoli che non sia stato già deciso nella preintesa, se non le raccomandazioni della Funzione Pubblica e della Ragioneria Generale dello Stato che per le progressioni orizzontali “siano informate a parametri di effettiva selettività”, nonostante queste vengano pagate con i soldi del fondo e quindi di tutti i dipendenti dell’AAMS.

 

Da anni abbiamo individuato nelle progressioni economiche un modo di stabilizzazione del salario accessorio e ci siamo battuti per ottenerle prima nelle Agenzie Fiscali e poi anche per i Monopoli, ma non era questo quello che volevamo.

 

Non ci piace un CCNI che introduce peggioramenti come la scheda di valutazione individuale compilata dal dirigente, peraltro assolutamente discrezionale, e ancor meno ci piace che nelle procedure per i passaggi nelle aree, in caso di contestazione da parte del lavoratore, sia lo stesso dirigente a riesaminare la valutazione da lui stesso espressa … e non ci basta la garanzia che avrà il lavoratore di farsi assistere da un rappresentante sindacale … di fatto nessuno potrà controllare il controllore e non c’è nessuna garanzia di una commissione che supervisioni i “voti” e ne controlli l’uniformità di attribuzione su tutto il territorio nazionale.

 

Non ci piace che lo sviluppo economico non sia per tutti i lavoratori e che una rilevante parte dei dipendenti dei Monopoli possa anche solo rischiare di non averlo mai. Non c’è alcuna sicurezza per tutti se nell’accordo non è inserita anche la data in cui si prevede il completamento del percorso.

 

Ci diranno che perlomeno si è fatto un passo avanti, ma secondo noi non è assolutamente pensabile che lavoratori che attendono queste progressioni da tutta una vita lavorativa possano rischiare un’ennesima delusione, in una situazione ancora più paradossale se si pensa il peso che potrà avere l’arbitrio di un dirigente in un contesto in cui gran parte dei dipendenti si troveranno ad avere gli stessi punteggi per anzianità e titolo di studio ed il voto della scheda diventerà determinante.

 

Non c’è coraggio in quest’accordo, non c’è stata la forza di combattere per un diritto, come ancora non c’è il coraggio di affermare con la firma di un accordo l’eliminazione della prima area che, pur essendo prevista  da ben 2 CCNL non si è  mai realizzata nell’AAMS mentre si è potuta fare nelle Agenzie Fiscali. Sono solo 65 lavoratori e non si può rinunciare a qualsiasi tentativo di forzatura anche su questo punto di diritto fondamentale.

 

Ogni diritto a cui si rinuncia è un passo indietro,

è una rinuncia alla nostra dignità.