4.156.429 euro queste rappresentano le somme certe presenti nel FUA 2015, queste a parere della USB sono le risorse che devono essere impegnate dall’ Amministrazione per le prossime progressioni economiche.
Tali somme potrebbero garantire ai lavoratori precedentemente esclusi la progressione economica e la stabilizzazione di parte del salario accessorio.
Non solo una sorta di tardiva perequazione economica a favore di coloro i quali da più di 5 anni hanno perso salario rispetto ai colleghi già beneficiari delle progressioni precedenti ma, soprattutto, un atto di equità e giustizia sociale a cui nessuno, ripetiamo nessuno, può più sottrarsi.
Nell’ultimo incontro relativo al FUA 2015, l’ Amministrazione ha proposto l’utilizzo della metà delle somme sopra citate, aprendo la disponibilità ad un’ eventuale incremento di tale percentuale.
Possiamo apprezzare gli intendimenti dell’ Amministrazione rispetto alla precedente proposta, non comprendiamo, come a distanza di anni sia ancora poco chiaro che, all’alba dello smantellamento del Ministero del Lavoro, si possano “chiudere i giochi” continuando a perpetrare palesi discriminazioni economiche tra lavoratori.
Discriminazioni, che oltre al salario, attengono alla dignità personale e professionale.
Coloro i quali sono stati esclusi hanno continuato a svolgere con pari impegno il proprio lavoro a svolgere con identica consapevolezza il proprio ruolo ma …. percependo diverso stipendio; tutto questo in anni in cui i contratti hanno subito un totale blocco causando una sostanziosa perdita del potere di acquisto da parte dei lavoratori con il conseguente impoverimento delle famiglie.
Nel ricordare che, ormai da anni, con i soldi di tutti vengono remunerati solo alcuni, l’ USB ribadisce la determinazione alla firma di un accordo che sani definitivamente le precedenti sperequazioni.
USB/P.I. COORDINAMENTO NAZIONALE LAVORO E P.S.