Prosegue con successo l’iniziativa dei lavoratori del Tribunale di Roma settore civile e penale, sul rigoroso accesso agli atti processuali e sull’osservanza delle mansioni che vengono attribuite dalle norme, leggi e dai contratti. A tale iniziativa hanno aderito i lavoratori degli uffici giudiziari di Bari, Foggia E Catania e presto si aggiungeranno i lavoratori degli uffici di Palermo e tanti altri che ci stanno contattando in questi giorni.
Si precisa che l’accesso agli atti ed ai documenti processuali è consentito:
• Per i procedimenti penali: l’accesso ai dati giudiziari (acquisizione di informazioni sullo stato del procedimento, visione degli atti ed estrazione di copia) è consentito soltanto alle parti sostanziali, al difensore ed al suo sostituto processuale (quanto meno praticante abilitato), nonché al procuratore speciale delle parti sostanziali.
Con la semplice delega è possibile svolgere solo attività materiali (deposito atti e ricezione copie).
• Per i procedimenti civili: l’accesso agli atti ed ai documenti è consentito alle parti o ai loro difensori muniti di procura così come previsto dall’art. 76 delle disposizioni di attuazione del C.P.C. e come ribadito dalla circolare del Ministero della Giustizia.
In allegato la lettera dei direttori di cancelleria e dei funzionari firmatari del tribunale di Roma al Presidente in cui si ribadiscono le corrette attribuzioni al personale delle cancellerie rispetto al codice della privacy e al codice di procedura penale.