Martedì 13 novembre è stato davvero partecipato e vivace il presidio del personale INAIL e INPS di fronte al Parlamento .
Più di 1500 lavoratori e RSU, facenti riferimento a sigle sindacali diverse, hanno espresso tutta la loro rabbia e indignazione contro le intenzioni del governo (di Alfano, Bersani e Casini) di tagliare drasticamente gli organici dei due Enti.
Tra tutti i partecipanti vi era la consapevolezza che non solo questo governo sta tagliando di brutto gli stipendi del personale di INPS e INAIL e mette a rischio i nostri posti di lavoro ma sta veramente distruggendo la Pubblica Amministrazione.
Una Legge che colpisce due volte: sia come lavoratori (per i motivi sopra indicati) sia come cittadini in quanto verranno cancellati, o resi più onerosi e meno validi, tutti i servizi pubblici.
Una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta da rappresentanti parlamentari delle Commissioni che esamineranno il decreto in questione.
Ovviamente nessuno si fa facili illusioni. Quella del 13 novembre è stata solo una tappa nella lotta.
Per avere qualche possibilità di riuscita dovrà essere durissima e lunga lotta e dovrà vedere il coinvolgimento di tutti.
Non è più tempo per delegare: la protesta deve essere di tutti perchè la realtà attuale comporta rischi per tutti, nessuno escluso.