Sempre piú caotico e incerto il futuro dei lavoratori, con la mannaia della riforma delle Province ed il taglio del 50% delle dotazioni attuali, i posti di lavoro diventano mobili e volatili. All' incertezza sulla effettiva ricollocazione dovuta alla mancanza di impegni seri e coerenti, si aggiungono i pasticci dei dati dei monitoraggi e la mancanza di atti definitivi che non fanno altro che confermare che la Delrio è una riforma "delirio". Questa paralisi organizzativa sta tenendo sul filo del rasoio non solo lavoratori ma un Paese intero portando al collasso servizi pubblici essenziali e creando non pochi disagi.
I dipendenti delle Province non mollano e continuano a organizzare con USB la propria resistenza, non vogliono essere merce di scambio a questo sistema, che invece di riformare se stesso si avvia verso lo strangolamento di quanto è rimasto della pubblica amministrazione, ripercuotendosi al solito, sui cittadini e sui lavoratori. I dipendenti delle 4 exProvince dicono BASTA, chiedono alla Regione il riassorbimento delle proprie funzioni che nel tempo sono state delegate alle Province e che si faccia carico di TUTTI i lavoratori e le lavoratrici che ad oggi le svolgono. Chiedono risposte chiare a tutela del loro futuro lavorativo e dei servizi pubblici e che il Governo garantisca i trasferimenti per le funzioni esercitate attualmente..
E’ necessario che la Regione si assuma l' impegno di garantire a tutti i dipendenti provinciali la certezza della continuità lavorativa attraverso una giusta Legge regionale. Occorre garantire i servizi essenziali attraverso la riassunzione delle funzioni ed alla presa in carico del personale provinciale ad esse oggi dedicato.
INSIEME, CON USB CONTINUIAMO A LOTTARE!
Il comunicato dell'Ufficio Stampa (clicca qui per visualizzarlo)