ORA BISOGNA SCOPERCHIARE IL VERMINAIO
Con sentenza N. 171 del 23/04/2015 il Tribunale di Alessandria ha riconosciuto l’illegittimità degli atti con cui il Dirigente Affari Istituzionali e Vigilanza della Provincia di Alessandria Dott. Gian Alfredo De Regibus aveva disposto a partire dal 1 aprile 12014 il trasferimento dell’allora Responsabile della Polizia Provinciale Commissario Capo Giovanni Rattazzo presso il Servizio Vigilanza in Materia di Trasporti e Infrastrutture unitamente al collega al tempo delegato RSU/USB reo di aver difeso il suo superiore dalle accuse di aver comunque permesso la spedizione di 17,500 verbali scaduti nei termini. A proposito…che fine hanno fatto???
Alla luce di quanto contenuto all’interno dei motivi della decisione questo Sindacato ritiene doveroso dichiarare:
· che il Servizio di Polizia Provinciale all’epoca dei fatti era inserito come unità operativa interna alla Direzione Affari Istituzionali e Vigilanza;
· tale certezza richiama l’assoluta gravità del comportamento tenuto dal Dirigente firmatario degli atti impugnati e riconosciuti illegittimi, ai fini dell’art. 107 del T.U.E.L., pertanto la figura dirigenziale in questione non poteva non sapere come era organizzato il Servizio di Polizia Provinciale, da chi era formato e quale era la formazione di ciascuno dei componenti;
· che la stessa sentenza evidenzia come al vertice della Polizia Provinciale vi fosse il Dirigente Affari Istituzionali e Vigilanza il quale era l’unico soggetto legittimato a rapportarsi con l’organo politico
· il Dirigente Affari Istituzionali e Vigilanza per il ruolo rivestito, per la formazione e i requisiti richiesti, e per questi remunerato, non poteva non sapere che gli atti dichiarati illegittimi erano tali perché hanno demansionato Rattazzo Giovanni, e per tale presa di posizione ha creato un danno erariale;
· la leggerezza con cui l’organo politico, che rivestiva la figura di Assessore alla Polizia Locale e Vice Presidente della Provincia, ha affrontato il problema “dell’invio dei verbali scaduti” quando negli ultimi tre anni non si è mai presentato presso il Servizio di Polizia Provinciale, ma lo abbia fatto solo dopo che la sua figura era stata chiamata a rispondere di quanto accaduto; probabilmente tra le informazioni che riceveva (da chi?) e quelle che gli venivano fornite dal responsabile del Servizio direttamente o attraverso il Dirigente ha ritenuto opportuno dare ascolto alle prime con conseguente fallimento della sua politica;
· il grave atteggiamento del Dirigente stesso, il quale sollecitato più volte con lettere da Rattazzo Giovanni a fornire mezzi e strumenti per poter comunque lavorare nelle nuove mansioni assegnate, non rispondeva mai gettando il nostro iscritto in uno stato di prostrazione psicologica tale da dover prendere periodi di malattia per non dover sopportare un mancato lavoro che lo vedeva seduto davanti ad un computer inattivo.
Per tale ragione il suo collega ex RSU/USB ha dovuto chiedere il trasferimento ad altro incarico stanco anch’egli di quella condizione.
Per tali motivi USB auspica che l’attuale Amministrazione si adoperi nel fare piene luce sui fatti allora accaduti e più precisamente riaprire le indagini per verificare le effettive responsabilità su tutta l’attività sanzionatoria e sull’organizzazione verticistica del Servizio di Polizia Provinciale, in considerazione del fatto che anche l’Amministrazione aveva verificato l’impossibilità dell’allora Commissario Capo Rattazzo Giovanni di poter verificare il contenuto dei lotti contenenti i verbali scaduti, adducendo come scusa per sanzionarlo che “comunque ne aveva acconsentito la spedizione”. Ribadiamo che l’art. 107 del T.U.E.L. riconosce chi effettivamente ha la responsabilità diretta su ciò che è accaduto.
Un ringraziamento particolare all’Avv. Rodolfo Serianni per la capacità e competenza dimostrata nel seguire il nostro assistito dall’inizio e fino alla sentenza favorevole.
In seguito alla sentenza di cui sopra l’U.S.B., Rattazzo Giovanni e l’Avv. Rodolfo Serianni stanno valutando di intraprendere ulteriori azioni nei confronti dell’Amministrazione Provinciale a tutela dell’immagine di Rattazzo Giovanni, il quale ci prega di rivolgere un “Grazie” a tutti coloro che lo hanno sostenuto e hanno sempre creduto nella sua capacità lavorativa e onestà intellettuale.
Sentenza n. 171/2015 pubbl. il 23/04/2015
RG n. 916/2014
Le spese di lite, liquidate come da dispositivo, seguono la soccombenza.
P.Q.M.
Il Tribunale di Alessandria, definitivamente pronunciando, ogni diversa istanza, eccezione e
deduzione respinta, così provvede:
- accertata l’illegittimità dell’ordine di servizio prot. gen. n. 20140031486 del 27.03.2014 che ha
determinato l’assegnazione del ricorrente al Servizio Vigilanza in Materia di Trasporti e Infrastrutture,
condanna la Provincia di Alessandria, in persona del presidente pro tempore, a ripristinare la posizione lavorativa di Rattazzo Giovanni presso la Polizia Provinciale, con identiche mansioni rispetto a quelle svolte sino alla data del detto provvedimento;
- accertata l’illegittimità della determinazione prot. gen. n. 20140031489 del 27.03.2014 con cui è
stata revocato l’incarico di posizione organizzativa per il periodo 27.03.2014 – 15.06.2014, condanna la Provincia di Alessandria, in persona del presidente pro tempore, a versare a Rattazzo Giovanni la retribuzione persa in conseguenza della detta revoca per il periodo 27.03.2014 – 15.06.2014, oltre rivalutazione monetaria ed interessi legali dal dovuto al saldo;
- condanna la Provincia di Alessandria, in persona del presidente pro tempore, a rifondere Rattazzo
Giovanni delle spese del giudizio che si liquidano in complessivi € 2.500,00, oltre rimborso spese
generali, IVA e CPA come per legge.
Così deciso in Alessandria, in data 23 aprile 2015
Il Giudice
dott.ssa Alessandra Mainella
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