Stando alle voci il governo Renzi, nonostante la condanna subita da parte della consulta che lo obbliga a rinnovare i contratti del Pubblico Impiego, ha stanziato solo 500 milioni di euro nella legge di stabilità.
Dopo aver stravolto tutti i contratti a colpi di decreto e di fiducia, dopo il blocco dei contratti integrativi (sbloccati di recente, ma alla ASL Viterbo abbiamo perso una grande occasione), il Governo chiede di trattare sulla flessibilità, già imposta dal Decreto Madia, che a quanto sembra sarà confermata nei futuri contratti (con la complicità dei Sindacati Confederali), sulla produttività, come se non bastasse il blocco delle assunzioni che ha aumentato a dismisura i carichi di lavoro, e la caccia alle streghe degli sprechi, come se questi fossero opera dei dipendenti e non del mercimonio degli appalti mentre la spending review che ammonta a 6 miliardi di euro, stando alle cifre che circolano, solo 2017, colpirà soprattutto i cittadini, attraverso la diminuzione dei servizi erogati, ed i lavoratori pubblici.
Il 21 ottobre quindi si sciopera per un rinnovo vero del contratto di lavoro del pubblico impiego in tutte le città d’Italia: Appuntamento a Viterbo per il LAVORO PUBBLICO: Banchetto - Centro per l’impiego, via Cardarelli (Ore 9-10,30).
Per uno Stato:
• che ci restituisca quanto perso in tutti questi anni di blocco dei contratti;
• che ci restituisca la dignità di lavoratore al servizio del cittadino e non ci riduca ad essere l’obiettivo della caccia all’untore;
• che faccia scomparire una volta per tutte il precariato ed il lavoro in affitto dai servizi pubblici;
• che sblocchi le assunzioni, e rispetti la legge Europea sull'orario di lavoro.
Il 22 ottobre si scenderà in piazza, a Roma, per far sentire la propria voce a chi con la riforma elettorale, che già vuole cambiare prima ancora di applicarla, e la riforma costituzionale, vuole che gli consegniamo l’Italia, con il voto del 4 dicembre, su di un vassoio d’argento.
Aderente
alla FSM