Di seguito la lettera/appello che abbiamo inviato a tutti i sindaci delle amministrazioni proprietarie di Publiservizi, alle forze politiche e istituzionali del territorio in cui lavora l’azienda Publiambiente.
La Legge E’ uguale per tutti? Ovvero come discriminare con discrezione.
Ancora una volta ci troviamo costretti a denunciare violazioni sistematiche del rispetto delle norme da parte di Publiambiente.
Nel recente passaggio di appalto nel Comune di Pieve a Nievole in cui siamo stati costretti a difendere il posto di lavoro di 5 lavoratori messi al bando dall’azienda, nella trattativa Publiambiente con il suo presidente Regini, ha posto condizioni inaccettabili.
Condizioni che vanno a ledere i diritti minimi di uguaglianza.
Infatti sono stati indicati i nomi di lavoratori “scomodi” che hanno sempre lottato per veder riconosciute, in un azienda di proprietà pubblica, i diritti e soprattutto la tutela della salute dei lavoratori.
Il metodo “epurativo” usato è talmente palese che si è arrivati perfino a negare l’evidenza dei fatti da noi documentati, dato che la normativa in questi cambi appalti prevede che la ditta subentrante debba assumere i lavoratori “addetti in maniera esclusiva o prevalente a quel servizio negli ultimi 240 giorni precedenti il cambio appalto” (CCNL – Dlgs 152/2006).
Invece con la scusa del cambio si licenziano coloro che si battono per i diritti dei lavoratori, con buona pace dell’amministrazione comunale di Pieve a Nievole che tace, in nome del risparmio, sul rispetto dei diritti sanciti da norme ben precise. Le motivazioni ufficiali affermate sono ancora più gravi di quelle antisindacali che denunciamo, infatti il presidente Regini sostiene che la lavoratrice, rappresentante sindacale USB, viene “ceduta” nell’appalto pur non operando in quel servizio, perché presenterebbe limitazioni sulla idoneità al possibile servizio “porta a porta”. Ulteriore discriminazione sulla salute dei lavoratori ancora più grave, se possibile, della discriminazione sindacale. Questa sigla ha più volte denunciato violazioni sulle condizioni della sicurezza e della salute dei lavoratori, si è battuta sempre per affermare democrazia, trasparenza e tutela della salute dei lavoratori in Publiambiente. Questa ulteriore mossa dei vertici aziendali e tesa a cancellare la nostra opera in quell’azienda.
USB Lavoro Privato adotterà tutte le misure politiche, sindacali, mediatiche e legali per rivendicare la dignità della lavoratrice ed i principi democratici di uguaglianza.
Facciamo appello a tutti i Sindaci delle amministrazioni proprietarie di Publiservizi, alle forze politiche e istituzionali del territorio di ricondurre la dirigenza di Publiambiente azienda pubblica, al rispetto dei principi costituzionali e delle normative sul passaggio appalto censurando comportamenti antisindacali e discriminatori che andrebbero a ledere l’immagine di un azienda pubblica che svolge servizi essenziali pubblici per la collettività.
Pisa 10 Marzo 2014
USB Lavoro Privato
Federazione di Pisa