Il 18 giugno 2020 si è tenuta presso l’Ufficio delle dogane di Taranto una riunione in videoconferenza per giungere ad una intesa locale sulle nuove modalità di attuazione dello smart working.
Il Direttore si è presentato con l’intesa del 26 maggio u.s. sottoscritta in sede di Direzione Interregionale ed ha proposto di condividere quel documento, che sarebbe quindi stato applicato anche per l’ufficio delle dogane di Taranto.
Le OO.SS. e la RSU hanno fatto presente che il documento Interregionale era la base di partenza per una intesa locale, ma che occorreva integrarla con le specificità del territorio.
La nostra O.S. ha segnalato che bisognava definire la maggiore flessibilità in entrata ed uscita, il contingentamento delle presenze del personale nelle stanze, l’individuazione di percorsi segnalati e vincolati per l’accesso dei visitatori, confermare l’utilizzo dell’auto personale per le attività di verifica, senza l’ulteriore passeggero, l’uso di mascherine FFP2 per i verificatori, la possibilità di richiedere preventivamente al “datore di lavoro ospitante” le misure messe in atto per limitare il rischio da Covid 19, i DPI da distribuire ai lavoratori, l’uso di termoscanner e la sanificazione degli uffici, che andrebbe comunicata ai lavoratori.
Il Direttore ha nuovamente ribadito che le misure da applicare sono già contenute nell’intesa del 26 maggio 2020 e che i DPI vengono forniti dalla Direzione Interregionale. Ha anche annunciato di aver richiesto due termoscanner, uno per il Molo Polisettoriale e l’altro per il Molo Interno. Per quanto riguarda la sanificazione dei locali ha riferito che è quindicinale e che sono state fatte tre contestazioni all’impresa di pulizie, perché i lavori non vengono eseguiti a regola d’arte. Ha preso atto della richiesta della maggioranza delle OO.SS. di presentarsi con una proposta e ha ritenuto di dover rinviare l’incontro ad altra data.
La nostra O.S. ha cercato di sensibilizzare i presenti a continuare la discussione e a fare proposte concrete da inserire nell’intesa, come previsto al punto 9 di quella Interregionale.
A questo punto alcune OO.SS. hanno chiesto la presenza del Medico Competente e l’unica proposta concreta che hanno fatto è stata UDITE, UDITE! quella di escludere dal computo del limite medio giornaliero in presenza (il famoso 45%della consistenza del personale dell’ufficio) il personale addetto alle verifiche esterne, perché secondo loro non a rischio rispetto a chi presta la propria attività in ufficio!!!!! Una “trovata” per aumentare la percentuale di personale in presenza, che già ci ha stupito quando è stato proposto dal Direttore dell’Ufficio dogane di Bari (rappresentando che non avremmo firmato l’intesa se fosse rimasto di questo parere) ma che mai e poi mai ci saremmo aspettati dai rappresentanti dei lavoratori della città di Taranto, che hanno sempre dovuto scegliere tra lavoro e salute!!!! Abbiamo, quindi, fatto presente la nostra contrarietà a tale proposta, che tra l’altro è in netto contrasto con le linee guida dell’accordo Interregionale.
Per quanto riguarda la partecipazione al tavolo del Medico Competente abbiamo fatto presente che anche la USB ne auspica il coinvolgimento e la presenza al tavolo, ma per la tutela della salute dei lavoratori abbiamo proposto di continuare comunque il confronto e di chiedere al Direttore se fosse stato aggiornato il DVR.
A questo punto sono iniziate a piovere sulla delegata sindacale USB presente al tavolo una serie di accuse e sproloqui ai quali abbiamo dovuto rispondere purtroppo con lo stesso tono, rammentando ai delegati sindacali presenti che le loro stesse sigle sindacali agli altri tavoli territoriali delle dogane di Puglia non avevano preteso la presenza del Medico Competente ed avevano avuto un confronto pacifico al fine di addivenire ad una intesa a tutela dei lavoratori.
Non è nuovo questo atteggiamento ostile e aggressivo di una sigla sindacale tarantina nei confronti della USB, già provò ad escluderci dai tavoli durante la contrattazione del budget di sede 2015/2016, senza però riuscirci.
Ai lavoratori dell’Ufficio dogane di Taranto vogliamo dire che alla USB sta a cuore portare avanti le istanze di tutti. Crediamo che il limite del 45% (tra l’altro deciso ad un tavolo nazionale e sottoscritto da quasi tutte le OO.SS. ma non dalla USB) è un limite che permette sicuramente di poter lavorare in presenza (sempre in sicurezza) a coloro che ne hanno necessità o perché non hanno la strumentazione adeguata per lavorare in smart working o perché a causa della crisi sono rimasti gli unici in famiglia a lavorare e non gli farebbe male un po’ di straordinario, ma la nostra Organizzazione Sindacale tutela anche tutte quelle figure che oggi hanno necessità di lavorare da remoto o perché soggetti maggiormente a rischio, o perché con figli in età minore o con familiari fragili.
Gli ultimi accadimenti in Cina, in Germania di nuovi focolai non devono farci abbassare la guardia soprattutto in una città come Taranto.