UNA SCELTA PRECISA:
l’ufficio non deve funzionare
In un clima di caccia alle streghe per i pubblici dipendenti, tacciati di “fannulloneria” e quant’altro, emerge sempre più chiaramente la precisa volontà e responsabilità di buona parte della dirigenza, amministrativa e politica, nel non rendere efficiente la macchina amministrativa.
Emblematica la situazione della Direzione Regionale del Lavoro di Bari, silente sulla politica ispettiva di tutela del lavoro, anche perché in “anarchia-organizzativa”, in quanto, ad esempio, parte del personale (anche direttivo):
· è sotto utilizzata ovvero non ha funzioni effettive da svolgere, se non marginali;
· oppure, pur avendo compiti e funzioni, può anche non svolgerle (infatti, lavorare o meno per alcuni è un optional, che grava su chi lavora).
Tutto ciò accade non per scelta dei lavoratori, ma sicuramente per disorganizzazione, mancata riorganizzazione e/o inazione della Direzione che, a dir il vero, ha ereditato una situazione disastrosa e gravosa, ma in oltre dodici mesi ha rimosso solo le situazioni più eclatanti, ma in minima parte e soltanto per lo stretto necessario.
Non è più tollerabile che una struttura, così importante come la Direzione Regionale del Lavoro, interfaccia essenziale del Ministero del Lavoro, non utilizzi al meglio le risorse umane e professionali esistenti, rimuovendo le “sacche di privilegio e/o inefficienza” lasciate dal precedente direttore.
Non è tollerabile per la RdB la politica dello “scarica…..non decido” di un ufficio pubblico, da un anno ….. all’altro e da Ponzio a…..Pilato, così come è avvenuto nel recente passato ed avverrà nel prossimo (si spera) breve futuro. TUTTO CIÒ’ IN DANNO DEI LAVORATORI E DEGLI UTENTI
Bari, 20 giugno 2008
p. Coordinamento Regionale P.I.: dr Giuseppe FALAGARIO