E' stata rigettata la proposta dell'amministrazione sul nuovo orario di lavoro perchè peggiorativa dell'esistente e destabilizzante rispetto agli efficaci equilibri organizzativi e del lavoro che hanno portato l'ufficio al raggiungimento degli obiettivi sin dall'attivazione della direzione provinciale.
L'imposizione dell'orario continuativo degli sportelli è l'emblematico segno di un cieco conformismo a direttive che finiscono per omologare realtà operative e lavorative differenti su territori diversi.
L'imposizione di un orario di lavoro su standard teorici definiti a tavolino, oltre che offendere la legittimità delle relazioni sindacali, alimenta irrimediabilmente una conflittualità nelle relazioni di lavoro tra lavoratori.
Considerata la rilevanza della trattativa e la mancanza di aperture presso la direzione provinciale è stato chiesto lo spostamento della vertenza al tavolo regionale.