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QUAL E' LA DIFFERENA?

Catanzaro,

E’ iniziato il nuovo anno, il Santo Natale è passato e per i bambini di Roccaforte non c’è stato alcun regalo. Il loro diritto allo studio resta solo sulla carta!

Eppure la politica regionale si è assunta le proprie responsabilità ed ha all’unanimità deliberato in merito, apportando delle deroghe alle norme che regolano il dimensionamento scolastico per poter dare risposte reali e concrete a tutti i bambini delle comunità montane calabresi.

Ma ancora, dall’USR Calabria, nessuna direttiva che recepisca gli orientamenti della politica regionale. Sono state suggerite ai responsabili della scuola regionale e reggina alcune soluzioni che avrebbero permesso, già nel corrente anno scolastico, di garantire il diritto allo studio dei bambini di Roccaforte, così come è stato fatto in altre regioni d’Italia.

Con l’inverno la situazione per i ragazzi di Roccaforte si sta aggravando.

Sono aumentale le difficoltà dei rientri pomeridiani. Non possono usufruire delle stesse opportunità di studio offerte ai loro coetanei!

L’USB PI -Scuola- Calabria si chiede perché quanto attuato nelle valli piemontesi e nelle isole Ponziane per piccoli gruppi di alunni ivi residenti (Utilizzo Tic, lezioni in videoconferenza, ecc) non sia valido per i bambini di Roccaforte del Greco.

La dottoressa Calvosa, oggi Direttore Generale del’U.S.R. Calabria, ci potrebbe gentilmente spiegare perché in Calabria non è possibile mentre è stato possibile in quelle isole che ricadevano sotto la competenza dell’A.T.P. di Latina da lei diretta per tanti anni?

La Dottoressa Pasqualina Maria Zaccheria potrebbe spiegarci come mai la sua ex collega Dottoressa Maria Rita Calvosa, oggi Direttore Generale dell’USR Calabria, ha reso possibile quella soluzione nelle isole ponziane e lei trova difficoltà ad attuarle in provincia di Reggio Calabria.

Alla Dirigente della scuola frequentata dai bambini di Roccaforte si chiede come mai a Roccaforte non è possibile attuare quello che la sua collega dirigente scolastica è riuscita ad attuare per garantire il diritto allo studio degli alunni delle piccole isole.

Sicuramente nel suo organico sono presenti delle disponibilità orarie e docenti di potenziamento, esoneri parziali dall’insegnamento che potrebbero, con una rimodulazione in itinere del ptof, offrire una valida soluzione, attraverso l’utilizzo delle tic e l’insegnamento a distanza, ai problemi delle scuole di montagna.

È possibile attuare anche in Calabria quello che si fa in altre scuole d’Italia? O è il posto, ancora una volta, a fare la differenza?

L’USB auspica un incontro con le famiglie degli alunni e le Istituzioni scolastiche al fine di individuare una possibile soluzione al problema.

 

USB PI Scuola Calabria

Prof. Rocco COLUCCIO