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Vigili del Fuoco

QUANDO I VIGILI DEL FUOCO INCONTRANO L'ARTE, ANCHE UN RIORDINO PUÓ ESSERE UN OPERA D'ARTE

Nazionale,

 

Lavoratori,
con questo comunicato, completiamo la trilogia artistica delle arti visive.
L’immagine che abbiamo scelto è un opera di espressionismo astratto, ACRILICO E SMALTO SU TELA DI ROBERTO DEL FABBRO.
Nella sua biografia si legge “…Quando dipingo attingo nell’immaginario. Oltrepasso le porte della logica e della conoscenza e creo mondi che sono ovunque… Nel tempo ho creato un contatto speciale con la natura”.
Lo stesso contatto speciale che permeava le donne e gli uomini dell’accoppato Corpo forestale dello Stato.
Ad ogni modo, il concetto di contatto è assolutamente soggettivo e ogni persona, ma anche ogni amministrazione (dato che alla fine sono fatte di persone), interpretano il contatto nel modo più affine alla propria indole.
Ascetico per i forestali, pragmatico per i vigili del fuoco, pur anche quest’ultimi oltrepassando le porte della logica, demotivante per i carabinieri.
Da quasi due mesi è stato pubblicato il decreto di riordino del personale del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e il tempo trascorso ad oggi è stato propedeutico a sedare gli animi di chi viene penalizzato.
Un riordino che, stando agli interventi dei sindacati uditi in Commissione affari costituzionali della camera ha scontentato tutti, ma c’era la necessità di non far tornare nelle disponibilità del bilancio generale dello Stato, i 16 milioni di euro… e poi, comunque, qualcuno che ne beneficia c’è.
Senza dilungarci molto tra “chi sale e chi scende” anche con la creazione della dirigenza amministrativa, in questo riordino che a primo acchito pare esser fatto per i dirigenti e i tecnici, notiamo una situazione particolare per gli AIB: tutti formalmente equiparati ma tecnicamente esclusi dal riordino e dall’accesso ai concorsi interni… sembra di essere in un amministrazione che non vuole gli AIB ma solo le sue competenze.
In verità, ciò non vale per tutti, dato che gli aeronaviganti AIB transitano in un ruolo ad hoc, in barba alla legge. Gli aeronaviganti servono, le loro qualifiche vanno sfruttate, ed ecco che gli ingegneri si sono ingegnati!
Certo, troppo ingegnoso sarebbe stato creare una nuova specializzazione AIB con piante organiche, togliendo la locuzione ad esaurimento.
Sarebbe stato sufficiente un correttivo alla 217 come avvenuto per gli elisoccorritori.
Poi, si sarebbe istituita una indennità specialistica AIB per poi strutturare meglio la specialità, magari con selezioni per titoli di studio tipici dell’accoppato Corpo forestale dello Stato, per poi valorizzare i DOS in estate e fargli progettare tecniche AIB in inverno… tanto per fare un esempio.
Adesso abbiamo una curiosità: chi si attribuisce la paternità dell’art. 14 septies, particolarmente il comma 2?
Nemmeno l’orgoglio di difendere le proprie posizioni… pure i terroristi ce l’hanno, e qui si parla di ruolo AIB!
Quante chiacchiere per solo 360 ex Forestali… sicuramente ai 7000 fagocitati dall’Arma dei carabinieri sarà andata meglio.
l’Arma è un corpo di polizia al servizio dei cittadini, e come tale rispetterà tutto e tutti.
Sarà proprio così?
Recentemente si è esperita e conclusa la consegna delle benemerenze di servizio conferite ai forestali come risultanza di uno degli ultimi consigli di amministrazione dell’ACCOPPATO Corpo forestale dello Stato, in virtù dei DD.P.R. nn. 395/95 e 201/99.
Nelle ultime settimane del 2016, il ministro Martina, dando l’impressione di snobbare il perfezionamento delle risultanze di quel consiglio di amministrazione, omise di firmare quell'atto dovuto. Cosa questa che mai nessun altro Ministro dell'Agricoltura aveva fatto. La valenza dell’avallo ministeriale, assumeva importanza rilevante proprio in ragione dello scioglimento del Corpo forestale dello Stato col conseguente passaggio del personale in altre amministrazioni.
Con il trasferimento nelle varie amministrazioni, l'ambito delle ricompense dovute al personale è stato “salvato” dal D.Lvo n 228/2017 che modificava l’ art. 18 comma 12 sexies del D.Lvo n. 177/2016 con la parte in cui recita testualmente: "I procedimenti non definiti alla data del 31.12.2016, concernenti l'attribuzione al personale del Corpo Forestale dello Stato delle ricompense per lodevole comportamento o per particolare rendimento antecedenti al transito nell'arma dei  Carabinieri nel Corpo della Guardia di Finanza, sono istruiti e definiti, secondo le disposizioni in vigore per il personale dell'Arma dei Carabinieri e del predetto Corpo, entro la data del 31 dicembre 2018”.
Benché tutto lasciasse intendere che nulla avrebbe inficiato i provvedimenti già istruiti, in realtà, tutte le onorificenze sono state declassate.
Sembra quasi che sia stato troppo difficile per il comando generale dell’Arma dei carabinieri accettare che la truppa potesse anche venir promossa di grado per merito, pur se al tempo, il buon Maurizio MARTINA perfezionò solo la promozione dei dirigenti… in quanto deputati ad indorare la pillola dell’ACCOPPAMENTO.
Se qualcuno si stesse chiedendo cosa c’entri tutto ciò con l’immagine che abbiamo scelto… il titolo dell’opera è “PESCI IN FACCIA”, l’autore Roberto del Fabbro è un architetto, l’Arma dei carabinieri si occupa di tutela del patrimonio artistico.