Colleghi,
negli anni abbiamo visto i sindacati dei vigili del fuoco, uno dopo l’altro, iniziare a tesserare la classe Direttiva e Dirigente del CNVVF, ricordo ancora nel lontano 2009 quando con un comunicato anche l’ultima ormai sigla confederale si vantava di aver raggiunto la rappresentatività del comparto DIRIGENTI-DIRETTIVI continuando quel lavoro, a mio avviso, di incompatibilità sindacale che altre sigle prima di lei avevano cominciato.
Oggi, o meglio il 20 febbraio, durante la riunione con tutti i vertici del CNVVF, sento una dichiarazione che mi colpisce: “… da quest’anno abbiamo preso quasi sicuramente anche la rappresentatività tra i Dirigenti e i Direttivi…” affermazione giunta da quel sindacato che vanta di voler tutelare solo il personale in divisa, millantando che tutti i problemi del Corpo siano gli amministrativi e che non abbia nulla da rimproverare alla politica e alle Amministrazioni che nel corso degli anni hanno sventrato il Corpo e il dispositivo di soccorso ingrassando solo la classe dirigenziale, trasformandoli in manager di azienda anziché in tecnici del soccorso. Forse non avrei dovuto stupirmi dopotutto, i primi segnali li avevano già dati a Santa Barbara, il post su facebook del segretario era eloquente, sugellava il protocollo di intesa siglato il 18 ottobre 2018 con A.P. VVF.
Bene, la domanda che mi pongo sempre è: domani quando sarò seduto ad un tavolo di contrattazione, quando ci saranno un po’ di soldi o dei diritti da spartire, per chi mi batterò? Mi farò in quattro per dare una degna retribuzione e dei diritti ai lavoratori della base o continuerò ad ingrassare la busta paga dei dirigenti? A livello locale, se il direttivo o il dirigente è mio iscritto che faccio gli contesto le porcherie che sta facendo? Mi posso permettere uno stato di agitazione o uno sciopero? Lascio a voi la risposta, pensate nel vostro piccolo, chi si batte per i lavoratori non può andare a sedersi vicino a chi i lavoratori li vede come un numero in una pianta organica che alle volte neanchè esiste…
Allora, quando un sindacato muore? Per me muore quando non sa più da che parte stare, quando decide che i lavoratori della stessa categoria non sono tutti uguali, quando fa la voce grossa su chi non può ribattere e quando abbassa sempre la testa davanti alla dirigenza!
INDIPENDENTI NEL DNA!
Fiero di un sindacato più vivo che mai! USB C’E’