Lavoratori,
il 10 settembre scorso, questa O.S. convocata dal Direttore Regionale a seguito dell’agitazione proclamata in data 8 luglio2013 ha partecipato all’incontro di raffreddamento con il Primo Dirigente.
Gli argomenti trattati erano i seguenti: la nuova modalità di fruizione attraverso il “buono pasto” della mensa di servizio serale nella sede centrale del Comando di Ferrara; i test ginnici resi obbligatori, e quindi non effettuabili in forma facoltativa e anonima come negli altri Comandi della Regione; la definizione dell’annoso problema costituito dal trasferimento a Bologna del Nucleo Sommozzatori.
In merito alla mensa di servizio abbiamo avanzato proposte alternative alle attuali modalità riorganizzative del turno notturno che sono alla base del malcontento del personale e del conseguente stato di agitazione: avremmo ad esempio anche accettato di mantenere – sia pure in via transitoria fino alla scadenza dell’appalto – la formula del buono pasto, purché con modalità e orari che riteniamo più efficaci e che avrebbero comunque garantito nel contempo un congruo periodo di tempo per effettuare l’addestramento notturno. Tali proposte però si sono scontrate con un atteggiamento di chiusura totale da parte del Primo Dirigente.
Anche sui test ginnici le posizioni di quest’ultimo sono rimaste inalterate, con il risultato che Ferrara, a differenza di quanto concordato fra i vari Comandi a livello Regionale, è l’unico Comando che ha reso obbligatori e non anonimi i test fisici. Sottolineiamo però che le nostre sedi (centrale e distaccamenti) sono in gran parte sprovviste di spazi e attrezzature adeguate ad una seria attività di educazione fisica, e che la nostra O.S. da tempo segnala questa carenza e richiede una maggiore attenzione alle esigenze di preparazione atletica del personale.
Il terzo punto non è stato trattato in quanto il Primo Dirigente di Ferrara non è titolato a prendere decisioni sui Sommozzatori, e sarà argomento di competenza Regionale.
Di fronte a questo infruttuoso incontro questa O.S valuterà l'opportunità di organizzare azioni di lotta che si riterranno necessarie.