Sabato pomeriggio, caratterizzato dallo slogan “Reddito, lavoro, dignità”, un combattivo corteo in difesa del Reddito di Cittadinanza e contro lo sfruttamento schiavista del lavoro ha sfidato il nerissimo cielo che minacciava pioggia e il clima di festa che fino al 5 febbraio ed oltre avvolge Catania in occasione della festività agatine.
Partito da piazza Cutelli, a un centinaio di metri dal Porto, il corteo, attraversando via Antonino di San Giuliano, il “salotto” di via Etnea e piazza Stesicoro ha raggiunto l'ingresso centrale della villa Bellini, dove si è concluso.
Si è trattato del secondo corteo cittadino, in poco più di un mese, in difesa del Reddito di Cittadinanza e contro lo sfruttamento schiavista del lavoro. Assieme alle donne e agli uomini percettori del RdC, presenti rappresentanti e attivisti di tante organizzazioni: Disoccupazione Zero, Comitato di Solidarietà Popolare “Graziella Giuffrida”, Centro Sociale Autogestito Officina Rebelde, Associazione Femministorie, Casa del Popolo “Colapesce”, Anpi, Liberi Pensieri Studenteschi, Movimento Universitario Autogestito, Associazione comunista “Olga Benario”, Associazione “Su la Testa”, Comitato catanese contro il caro vita, Catania può, Trinacria, 4 Punti per Catania. L'USB ha partecipato come Federazione provinciale.
Prossimo appuntamento sabato 4 febbraio in piazza Stesicoro con un presidio, nell'ambito della giornata di mobilitazione che si svolgerà in tutta Italia per chiedere il salario minimo, le pensioni minime a mille euro, le case popolari, il Reddito di Cittadinanza, lo stop al carovita. Per info e adesioni tel. 349 2926242
Federazione provinciale USB Catania