Proprio così!
Dopo aver tuonato contro C.I.S.L. e U.I.L. e invocato la democrazia sindacale, la C.G.I.L. di Reggio Emilia con C.I.S.L. U.I.L. e U.G.L. firma un accordo con Autolinee Dell'Emilia e tutti insieme rifiutano di sottoporlo all’approvazione dei lavoratori, negando il referendum.
Per USB Trasporti la parola finale su ogni accordo deve essere quella di coloro a cui si applica e che ne subiscono gli effetti, positivi o negativi che siano, vale a dire i lavoratori.
Evidentemente nel concetto di democrazia sindacale la C.G.I.L. include solo la democrazia “fra sindacati” e non inserisce i lavoratori tra i soggetti che hanno diritto di esprimersi.
Ma qui a Reggio si va oltre il caso della democrazia negata, con questo accordo la C.G.I.L. si conferma a pieno titolo nel novero dei sindacati “complici” (come li definisce il ministro Sacconi).
Il motivo?
La C.G.I.L. ha firmato accordi peggiorativi del contratto nazionale: nell’ultimo prevede prestazioni oltre l’orario di lavoro che non vengono pagate come straordinario ma con un importo fisso molto inferiore; con il precedente accordo sull’apprendistato si è posta insieme all’azienda “al di sopra” dalla legge nazionale, avallando un utilizzo degli apprendisti quanto meno “spregiudicato” (con le 120 ore di formazione annue non pagate e il superamento delle ore di lavoro consentite per legge) e pertanto sanzionato ripetutamente dall’ispettorato provinciale del lavoro.
Nonostante queste dimostrazioni di “leggerezza” la C.G.I.L. e le altre confederazioni continuano a non ritirare la firma dall'accordo aziendale sull'apprendistato fornendo un comodo alibi all'azienda per continuare a violare le leggi e il contratto nazionale.
Ma questo è un problema che il loro nuovo amico, il ministro Sacconi, si è già impegnato per superare: Sacconi vuole infatti cambiare lo Statuto dei Lavoratori, vuole rendere cosa normale peggiorare le leggi previo “accordo tra le parti”, un abominio giuridico che se venisse proposto in qualsiasi altro campo sarebbe seppellito dal ridicolo, ma quando si tratta di truffare i lavoratori, va bene tutto.
Le parti, va da sé, sarebbero aziende e C.G.I.L. C.I.S.L. e U.I.L., i lavoratori non sono più considerati una parte, devono solo subire e tacere.
Ebbene, la C.G.I.L. è già oltre le posizioni di Marchionne e Sacconi, a parole minaccia lo sciopero generale, nei fatti a livello locale già peggiora i contratti nazionali e a livello nazionale è al tavolo “per un nuovo patto sociale” impegnata a confezionare con le associazioni padronali un futuro in cui le confederazioni firmatarie di contratto avranno l’esclusiva della rappresentanza, senza più vincoli né obblighi di consultare i lavoratori.
A Reggio ci sono le prove generali.
Questa bella concessione a C.G.I.L. C.I.S.L. U.I.L. e “compagni di merende” vari non sarà un regalo, ma il costo in termini di salario, di orari e carichi di lavoro, di diritti negati, lo pagheranno i lavoratori.
USB Trasporti annuncia già da ora che organizzerà nelle prossime settimane una consultazione tra i lavoratori di A.E. Autolinee Dell'Emilia, un referendum per dare loro la possibilità di esprimersi sull’accordo e per dare un nuovo slancio alle lotte che portiamo avanti da anni, per un vero contratto aziendale, per il salario, i diritti e la dignità dei lavoratori.