Una parte della RSU si ostina a negare l’esigenza di rinnovamento nell’azione sindacale espressa dal numero considerevole di lavoratori che ha portato il nostro sindacato al terzo posto in questa regione.
Dopo oltre tre mesi dalle elezioni, il 25 c.m. si e’ riunita la nuova RSU che, con una forzatura “preconfezionata” dalla CISL ed il sostegno del CSA (Secco e Filipponio) e di parte della UIL (Ambrosini e Piscini), ha rieletto come coordinatore Remo Coniglio, con la maggioranza di un solo voto.
Questa elezione e’ avvenuta contro tutte le proposte di invito all’unita’ ed al rinnovamento, avanzate dai nostri rappresentanti.
Cosi’ come e’ stata rifiutata ogni discussione sui contenuti programmatici che volevamo anteporre alla elezione del coordinatore.
A fronte di una completa apertura al dialogo e alla ricerca di una soluzione unitaria da noi manifestata, si e’ dovuta purtroppo registrare una chiusura completa da parte di Coniglio (coordinatore uscente) e della CISL.
L’elezione del coordinatore risente di un grave deficit di democrazia per come ci viene consegnata da un regolamento della RSU, mai revisionato, che ne fa una sorta di monarca, anziché figura di garanzia rispettosa del voto di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici della Regione Lazio.
Avevamo chiesto un segnale di cambiamento che, a partire dall’affermazione del principio di piena titolarità delle prerogative sindacali ad ogni singolo eletto nella RSU, rendesse evidente la netta autonomia dell’organismo sindacale dai vertici politici della Regione Lazio.
Va del resto ricordato che l’attuale Giunta - in piena continuita’ con quella di Storace – prosegue nell’attacco continuo al personale definito, di volta in volta: fannullone, lavativo, assenteista, etc.
Una “nuova” RSU sempre piu’ “vecchia” e ferma a sette anni fa. Questo e’ il paradosso cui assistiamo quando chi viene eletto interpreta in maniera personalistica e distorta il nobile concetto di democrazia.
E’ fatta salva la forma a discapito dei contenuti, ma, in concreto, l’imposizione della cisl si confeziona come una operazione arrogante e antidemocratica.
La RSU, da organismo attivo espressione diretta e indipendente degli interessi dei lavoratori, rischia in questo modo di trasformarsi in un “comitato d’affari” a sostegno delle esigenze del sistema politico.
RdB, fermo restando che attuerà ogni iniziativa di lotta in ogni contesto negoziale, anche al fine di far recuperare alla contrattazione decentrata lo spazio e la considerazione che merita, propone, a tutte le associazioni sindacali ed ai singoli eletti - che non condividono queste prassi - un incontro entro breve tempo per mettere a punto una proposta unitaria nell’interesse di tutti i lavoratori.
RDB – PER LA DEMOCRAZIA ED I DIRITTI DI TUTTI
Roma, 26 febbraio 2008
A seguire un sonetto sulla vicenda del nostro VoxPopuli, novello Trilussa.
RSU
Dar cilindro de quer prestiggiatore
ch’è ‘r nostro sor Luviggi der Conzigglio,
è spuntato de novo ‘sto Conigglio
eletto ancora pe’ coordinatore (1).
E cusì s’è imbriacato l’elettore
ch’era stato adescato co’ quer pigglio
der “faccio tutto io” mentre ch’er figglio
ritorna in culla senza fa rumore…(2).
Co’ quela faccia un po’ ppatita e smunta
e appiccicanno ovunque i manifesti
lui ce portava ar tavolo che cunta (3).
Remo, si cunta i voti senza resti,
p’esse rieletto sai come la spunta?
Votannose da solo (4). Che bbei ggesti!!!
Roma, 28 febbraio 2008
NOTE AL TESTO
(1) Il sullodato Nisini Luigi, nel corso della riunione del 25 febbraio 2008, ha proposto lui stesso il nome di Remo Coniglio per la carica di coordinatore delle RSU.
(2) La campagna elettorale in Consiglio (ottobre-novembre 2007) fino alle votazioni svolte tra il 19 e il 22 novembre, era stata caratterizzata dall’attivismo del sullodato Nisini che garantiva a tutti, se votato, di prendere in mano le redini dell’attività sindacale. Ora è ritornato in culla,
cioè nel ruolo di non comprimario.
(3) “Se vogliamo veramente anche noi del Consiglio regionale far parte e farci rispettare nel cosiddetto “TAVOLO CHE CONTA” non disperdiamo il nostro voto inutilmente, alle prossime elezioni R.S.U. sosteniamo il candidato più vicino a tutti noi: Luigi Nisini”.
(4) Infatti il sullodato Remo Coniglio ha avuto 19 voti su 36 votanti componenti delle RSU.
Solo con il voto dato a se stesso, quindi, ha superato la fatidica soglia della maggioranza dei consiglieri delle RSU (18+1).