In data 29 aprile 2011 il Consiglio regionale ha approvato la legge regionale n°7/2011 che modifica la legge regionale n° 23/2008 per quanto concerne la disciplina dell’Organizzazione degli uffici regionali e disposizioni concernenti la dirigenza ed il personale e recepisce la famigerata legge Brunetta.
La legge regionale sostanzialmente disciplina l’organizzazione degli uffici regionali approva la valorizzazione ed il merito e nel contempo, vengono modificati gli organi che ne contribuiscono l’esercizio e la valorizzazione.
Riassumendo, la valutazione della nostra produttività non verrà quantificata in base alla nostra competitività e alla nostra performance, ma verranno utilizzate le modalità in base alla categoria, quindi chi ha la categoria più alta sarà premiato a differenza delle categorie più basse che rischieranno di vedersi una valutazione più bassa e quindi la perdita del premio di produttività e, secondo quanto indicato dalla legge Brunetta, se nei successivi tre anni avrà ottenuto una valutazione pari al 25% , rischierà anche il posto di lavoro. Praticamente un licenziamento “alternativo”.
Il tipico licenziamento per “scarso rendimento”, dove però di scarso c’è solo il risultato della valutazione e non il reale rendimento del dipendente meno favorito proprio perchè non saranno premiati i migliori ma verranno favoriti coloro che già sono stati designati dalla Dirigenza in quanto di categoria privilegiata.
Tant’è che all’art. 36 novies, par. 2, la legge afferma che ”Una quota del trattamento accessorio verrà destinata al personale di più alta categoria”.
Naturalmente il tutto è stato sottoscritto dalle OO.SS. senza colpo ferire (art. 36 novies, punto3). Tutti sono d'accordo a discapito, naturalmente, dei lavoratori delle categorie più basse.