Si è svolta a Catanzaro, la riunione sul REIS (reddito di inclusione contro la povertà in Italia), alla presenza dell’assessore regionale Roccisano, di un cartello di soggetti della società civile e delle organizzazioni sindacali regionali, con l’obiettivo di introdurre il Reddito di inclusione sociale e di varare un Piano regionale contro la povertà assoluta. L’intervento dovrebbe avvenire alla luce dei fondi disponibili e di altri che occorre reperire, in favore di quei quarantamila calabresi (dati dell’assessorato) che si ritrovano in una condizione di povertà assoluta.
L’Assessore ha dettato alcune linea guida che intende seguire, criticando le attività delle politiche sociali del passato, che NON hanno premesso di spendere tutte le risorse, oggi fortunatamente utilizzabili, ponendo l’accento sui beneficiari che, ancora oggi, sono titolari di un aiuto economico poiché non si intravedono miglioramenti di vita né tanto meno una loro inclusione nella società.
Il piano illustrato dall’assessore prevede una organizzazione sul territorio con piani di formazione, partendo dal mondo degli esclusi, per quei lavoratori che non sono più tutelati dagli ammortizzatori sociali; il piano, inoltre, dovrebbe garantire i giovani per l’inserimento nella società attiva.
Il piano dell’assessore avrà una calendarizzazione nei prossimi giorni, dove verranno illustrati quattro tipi di intervento e dove le organizzazioni sindacali e le associazioni del territorio, avranno modo di confrontarsi ed adeguare il progetto alle esigenze del territorio.
La USB, nel suo intervento, ha specificato che è bene puntualizzare che si sta discutendo di un piano contro la POVERTA’; quindi prima di tutto bisogna capire di quante risorse si dispone sul piano nazionale e quante risorse si possono recuperare, invece, sul piano regionale, al fine di avere degli stanziamenti progressivi, con l’obiettivo di portare a regime tutte quelle misure necessarie per il contrasto allo povertà.
Seconda la USB, bisogna partire anche dall’analisi delle attività di questo governo che non solo non dà una risposta alla crisi generale, ma che anzi la accentua con provvedimenti che impoveriscono la gente e distruggono il welfare, a partire dai tagli alla sanità, alla sicurezza, all’attacco al sistema pensionistico, alle sempre minor risorse per gli ammortizzatori sociali, senza contare il mondo dell’immigrazione.
La USB ha ribadito che bisogna dare urgenti ed adeguate risposte per uscire da questa deflazione, individuando le famiglie su cui intervenire, per aumentare il loro reddito disponibile, specificando che NON si tratta di assistenzialismo, ma di dare strumenti di indipendenza.
La USB ha, infine, mosso all’assessore Roccisano, alcuni appunti negativi, non condividendo la base di partenza dove si chiedeva di partire da chi percepisce ammortizzatori o da chi ha poco lavoro, mentre a parere della Confederazione USB, occorre ribadire che oggi il tema è la povertà, per cui gli interventi devono essere rivolti anche agli esclusi dal mondo del lavoro o ai percettori di “bassi salari” li dobbiamo trattare con altri fondi e con altri strumenti di inserimento al lavoro.
La riunione si aggiornerà nei prossimi giorni, invitiamo tutti i lavoratori interessati ad un contributo in termini di tempo e di idee.