Stamattina con I colleghi dell'Associeted Press ho salutato Simone Camilli che partiva per Gerusalemme dove la famiglia lo stava aspettando. Come chiesto dai famigliari abbiamo fatto in modo che Simone lasciasse Gaza senza "pubblicita'". In giornata rientrera' a casa. Dal personale medico e paramedico che si sono attivati per rendere possibile il suo rientro a casa al pu' presto, mi viene espresso un forte sentimento di vicinanza a tutta la famiglia di Simone e un ringraziamento per il lavoro di informazione che stava facendo.
Intanto la visita agli ospedali, ai centri di assistenza sanitaria e alle associazione colpite dagli attacchi israelini prosegue.
Oggi a Gaza City ho visitato una delle associazioni che segue soggetti affetti dalla sindrome down e autistici, Right to Live Society Palestine-Gaza. Avevo visitato questa associazione 2 anni fa: un centro che accoglie giornalmente bambini, ragazzi e adulti diversamente abili; un autobus li prelevava dalla loro abitazione alla mattina per riportarli a casa nel pomeriggio. Oggi la struttura e' inutilizzabile e' stata distrutta nel corso di attacchi israeliani. Incontro la Direttrice del centro Adala Abu Sitta una donna concreta che mi accompagna nella vista del centro. Con tristezza mi parla della progettualita' del progetto, progetto attivo da 22 anni e finanziato dal governo canadese, che dava l'opportunita' a bambini, ragazzi e adulti diversamnete abili, di svolgere varie attivita' quali la recita teatrale utile a sviluppare creatività e arricchire le modalità espressive e relazionali; l’attività motoria per contribuire ad attenuare ansia e stress; cucinare per ricondurre I gesti ad una dimensione di vita quotidiana; produrre materiali fatti a mano borse, tappeti, oggetti vari per aiutare a migliorare i livelli di autostima e di gratificazione personale. Mi mostra le stanze dove I bambini giocavano e socializzavano, il teatro e gli spazi comuni di socialita' e l'autobus che faceva il servizio di trasporto. Adesso tutto e' andato distrutto e/o inutilizzabile (vedi foto) La dottoressa Adaa Abu Sitta mi dice essere preoccupata per il futuro dei I bambini, I ragazzi e gli adulti che frequentavano il centro e che provenivano da tutta la Strisia di Gaza .
Right the live Society Palestine-Gaza e' uno dei centri di sostegno per I diversamente abili, che operano nella striscia di Gaza; centri di diverse potenzialta' ricettive, ma che svolgono una importante attivita' finalizzata al sostegno delle famiglie e soprattutto per dare opportunita' a soggetti diversamente abili di raggiungere livelli di autonomia nelle azioni di vita quotidiana, nella gestione delle relazioni interpersonali , per prendere coscienza delle capacita' personali e nell'intento di toglierli dall'isolamneto della societa', ma spesso anche della famiglia.
A Shajaiyeh nella parte orientale di Gaza City lo spettacolo e' apocalittico. Distruzione ovunque case devastate "sedute" sulle fontamenta. Silenzio desolazione, odore di polvere ,di morte. Incontro alcuni palestinesi che stanno cercando tra le macerie della casa qualche effetto personale. Un'area quella di Shajaiyeh che ha subito intensi e molteplici attacchi israeliani sia via terra che via cielo che in un solo giorno, il 21 luglio scorso, ha visto la morte di 72 civili e centinaia di feriti.
El Rahmah Primary Health Care era un centro di assistenza diurno in Shajaiyeh aperto dale 7.30 alle 14.00. Prestava servizi sanitari: dentista, radiologia, peditaria, ginecologia e assistenza ai malati cronici. Circa 40.000 residenti nella zona si rivolgevano a questo servizio. Oggi il centro e' devastato, inutilizzabile e all'interno ed esterno dell'edificio sono presenti resti di bombe e altri materiali bellici. (foto)
El Dorra ospedale pedriatico a Gaza city, altro centro per l'assistenza sanitaria che ho visitato, aveva una terapia intensiva con 4 posti letto e altra capacita' di ricovero con 15 letti. Il bombardamento israeliano dello scorso 22 luglio, che ha causato la morte di un bambino e 20 feriti tra bambini ricoverati e personale medico e paramedico presente, ha reso inagibile l'ospedale. (foto). Deve essere chiaro che israele non sta risparmiando nulla e nessuno: la comunita' internazionale con il suo silenzio e inerzia lascia a israele la licenza di uccidere, di colpire I civili e I siti tutelati dal diritto internazionale.
Mentre vi scrivo, dalla striscia di Gaza sorvolata continuamente dai droni, e' in corso la tregua, prolungata di altri 5 giorni fino a lunedi' prossimo. Le posizioni tra Hamas e israele restano distanti. Dalle informazioni che filtrano, dai negoziati in corso, israele non intende revocare il blocco in atto dal 2007, mentre dall'altra parte si chiede la costruzione del porto marittimo, dell'areoporto di Gaza, liberata' di movimento; richieste che israele sarebbe disposto a concedere solo nel caso in cui l'autorita' palestinese di Abu Mazen riprendesse il controllo della striscia di Gaza. Il governo egiziano, continua a non essere garante dei diritti dei palestinesi e avviera' I colloqui sul futuro del border di Rafah solo se ci sara' un accordo per una tregua consolidata. Il disarmo di Hamas e degli altri gruppi della resistenza a Gaza e' altro argomento che non ha trovato, ancora, le aspettate risposte.
Se la trattativa dovesse fallire per I civili di Gaza lo scenario sara' di un'altra catastrofe che si consumera' sotto gli occhi della comunita' internazionale.
Gaza 14 agosto 2014
g.b.