Il giorno 13 marzo 2023 si è tenuta una nuova riunione della Commissione tecnica incaricata di qualificare - nell’ambito del nuovo ordinamento del personale del Ministero della cultura di cui al Titolo III del CCNL Funzioni Centrali triennio 2019 – 2021 - le famiglie professionali e le relative competenze.
L’Amministrazione ha presentato una nuova proposta che prevede l’aggiunta di una sesta famiglia professionale relativa alla “tutela e valorizzazione del patrimonio archivistico e documentale” (che include i profili di archivista e bibliotecario), accogliendo la nostra richiesta di allargamento del numero delle famiglie professionali.
Le OO.SS. Cgil, Cisl, Uil, hanno curiosamente chiesto l’abolizione della sesta famiglia professionale suggerendo d’integrare i relativi profili d’archivista e bibliotecario alle altre famiglie.
USB pur riconoscendo all’Amministrazione lo sforzo fatto, ha evidenziato il permanere della criticità relativa alla famiglia “tecnico-specialistica per la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale” che aggrega ben 11 profili di funzionari (architetto, tecnico per le strutture, l’impiantistica e la sicurezza, storico dell’arte, ingegnere, registrar, cura di parchi, giardini storici e orti botanici, restauratore-conservatore, archeologo, antropologo, demoetnoantropologo, paleontologo) con professionalità e competenze eterogenee, chiedendo un ulteriore passo verso una separazione della predetta famiglia in due gruppi, così da definire complessivamente n.3 famiglie professionali sulla tutela e la valorizzazione:
- TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHITETTONICO, ARTISTICO E PAESAGGISTICO, con all’interno i profili di architetto, tecnico per le strutture, l’impiantistica e la sicurezza, storico dell’arte e geologo.
- TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHEOLOGICO, STORICO E CULTURALE, con all’interno i profili di cura di restauratore-conservatore, archeologo, antropologo, demoetnoantropologo, paleontologo.
- TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ARCHIVISTICO E LIBRARIO, con all’interno i profili di archivista e bibliotecario.
Appare evidente, come più volte abbiamo segnalato, che muoversi nella direzione di una riduzione del numero delle famiglie professionali porterà a un sistema nel quale il “tutti fanno tutto” diventerà normale favorendo un mansionismo sfrenato e generalizzato. È allarmante che tale situazione sia determinata non dall’Amministrazione ma da alcuni sindacati che spesso si promuovono come gli unici “paladini” dei lavoratori.
USB continuerà a rivendicare un ordinamento professionale organizzato intorno a un numero di famiglie adeguato alle esigenze del nostro Ministero e a quelle dei lavoratori, che raggruppi in maniera equa ed equilibrata le professionalità, senza grandi assembramenti di ruoli, attraverso un sistema basato su competenze similari o, almeno, su una base professionale e di conoscenze comune.
SEMPRE DALLA PARTE DEI LAVORATORI! ADERITE ALLA NOSTRA O.S.!