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DOCUMENTI

REPORT INCONTRO NAZIONALE ASIA-USB DI SABATO 11 LUGLIO: VERSO IL SINDACATO DEGLI ABITANTI RESISTENTI.

Roma,

Sabato 7 luglio 2012 – incontro nazionale AS.I.A./USB – Bologna

Con sette città presenti, Salerno, Bologna, Bergamo, Grosseto, Padova, Roma, Genova, e alcune assenze giustificate, Milano, Cagliari e Firenze, si è avviato un buon confronto e si è fatto il punto sul procedere delle attività nei territori. L’intera riunione è stata attraversata dal carattere sperimentale che si sta sviluppando intorno allo strumento dell’AS.I.A. e dalla necessità di un suo adeguamento nella difesa del diritto all’abitare nella sua complessità.

Il percorso vissuto con la rete di “abitare nella crisi” è rimbalzato anche dentro questa riunione e la voglia di rafforzare processi comuni contro la precarietà alloggiativa, e spesso della vita, ha spinto la discussione sul superamento della definizione di inquilino resistente o occupante, verso la più idonea declinazione di abitante resistente, impegnato per il diritto alla casa, contro il consumo di suolo e la devastazione dei territori, per il riuso del costruito e la difesa del patrimonio pubblico e dei beni comuni.

A questo punto la composizione sociale che incontriamo è molto più estesa degli ultimi o dei penultimi. Ha le caratteristiche importanti di milioni di persone, di abitanti appunto. Sono i precari che non si possono permettere un affitto o un mutuo, sono i migranti, sono gli inquilini che si difendono dalle dismissioni selvagge e dagli sfratti, sono gli studenti ricattati da un mercato dell’alloggio rapace, sono coloro che pretendono sovranità sull’uso dei territori, sulla mobilità, sulla qualità dell’ambiente. Tutto un mondo che vuole veder prevalere la ripubblicizzazione dei cosiddetti beni comuni, aria, acqua, suolo e sottosuolo.

Questo si afferma in tante maniere. Il riuso delle città e dei territori passa attraverso percorsi di autocostruzione, auto recupero, riappropriazione, esercizio del diritto di suolo, valorizzazione dell’alloggio come bene d’uso e non come oggetto di scambio utile a rafforzare profitti e rendite.

Le tante realtà che si battono testarde in diversi luoghi dialogano da tempo e questo primo incontro nazionale che apre un orizzonte comune intorno all’idea del “sindacato degli abitanti” offre uno spazio di possibile organizzazione sociale che va oltre la difesa dell’inquilinato e la funzione di servizio, terreno sul quale l’AS.I.A. si è fino a ieri misurata. Ci sono diversi temi che vanno approfonditi insieme e che vanno dalle risorse disponibili (ex fondi Gescal), alle dismissioni, alla determinazione di nuovi strumenti legislativi che possono andare dalla sanatoria di occupazioni senza titolo a forme di requisizione dell’invenduto privato.

Un altro tema sul quale l’esperienza che stiamo immaginando può crescere, riguarda le forme e la qualità dell’attivismo che sta sostenendo la lotta per il diritto all’abitare, il suo rapporto con le istituzioni, la capacità di conflitto e gli spazi di mediazione praticabili, i risultati da ottenere. Un interessante impegno sociale che dota le strutture di nuova linfa e fa affacciare sulla scena l’abitante resistente che si batte contro i pignoramenti, le vendite a terzi,gli aumenti degli affitti, gli sfratti, le grandi opere, la privatizzazione delle aziende pubbliche, la vendita del patrimonio dello stato, la monetizzazione dei beni comuni per ripianare casse esauste.

In questo senso diventa utile approfondire l’inchiesta sulla condizione generale di coloro che si rivolgono agli sportelli nei territori o si organizzano con noi. Anche la sinergia con USB deve crescere, soprattutto per capire le sofferenze esistenti tra gli iscritti su mutui e imu, su affitti insostenibili e tariffe in aumento.

L’approfondimento della discussione iniziata intorno ad un documento che alleghiamo, proseguirà con due nuove riunioni, una tra le regioni settentrionali e un’altra per il centro sud. Questo per consentire la massima orizzontalità possibile dentro la costruzione di questa sperimentazione. L’idea è di giungere a forme di coordinamenti per macro aree e successivamente su base regionale.

Il nostro impegno per mantenere viva “abitare nella crisi” proseguirà con forza e già si sta lavorando ad un’ipotesi di incontro della rete a Roma nei giorni 21, 22, 23 settembre, verso la mobilitazione nazionale di cui si è iniziato a parlare a Livorno e immaginata per sabato 27 ottobre.

11 luglio 2012