Icona Facebook Icona Twitter Icona Instagram Icona Telegram Icona Youtube Icona Rss

Casa

Respingere l'uso della forza pubblica. Il diritto all’abitare come questione primaria: giovedì 27 luglio assemblea in piazza SS. Apostoli

Roma,

Assemblea pubblica giovedì 27 luglio 2023, h. 18.30 in Piazza SS. Apostoli

La necessità di non far calare l’attenzione sull’emergenza abitativa in città e su ciò che sta accadendo in questi giorni ci spinge a proporre un momento pubblico collettivo. In poche ore, dentro la città di Roma, sono successi due fatti alquanto rilevanti rispetto alle questioni legate al diritto all’abitare. Nella giornata del 19 luglio, uno sgombero scomposto ha concluso la mobilitazione delle famiglie che vivono dentro l’ex IPAB San Michele di Via del Casale de Merode, e che chiedevano al Presidente della Regione Rocca di aprire un confronto sul progetto di recupero che rischia di essere affossato. Il secondo fatto è avvenuto nella giornata del 20 luglio, dove nell’Aula Consiliare del Campidoglio è venuto a mancare il numero legale per avviare il confronto istituzionale sul Piano Casa facendo quindi saltare la seduta e rinviare la discussione. 

Avremmo “gradito” un’altra dinamica capitolina perché in qualche modo il confronto si sarebbe incardinato su di un passaggio sostanziale e non ideologico, come invece sta tentando di fare la Regione Lazio con le sue esternazioni, che poco hanno a che fare con la materialità del problema.

Scegliere l’uso della divisa per affrontare sfratti, sgomberi e mobilitazioni sociali non ci appare un buon viatico per chi deve amministrare una Regione e una città prossimamente interessata da un evento come il Giubileo. Parlare di fragilità e di meritevoli di tutela per poi picchiarli quando alzano la voce ha il solo obiettivo storico di alzare la tensione e colpire i più deboli della scala sociale, che al massimo possono ambire a briciole e coperte. 

Il presidente Rocca, del tutto assente sulle questioni abitative, non solo appalta alla forza pubblica la gestione delle vertenze che ritiene scomode, ma si lancia in paragoni inaccettabili come quello tra quanto avvenuto in Regione (e ben documentato da video e foto, checché se ne dica) e l’assalto alla sede della CGIL da parte di Castellino e sodali. Una provocazione, va detto, respinta al mittente dal sindacato stesso, che ha preso parola sia su questo, che sulla vergognosa figura fatta da Giunta e Consiglio Comunale nell’affossare la discussione del Piano Casa per mancanza di numero legale.

Ci aspettiamo dalla Giunta Comunale un passo diverso, capace di condizionare l’ambiente istituzionale e il governo nazionale per far si che ci si occupi delle migliaia di persone che abitano in condizioni di disagio abitativo; degli oltre 4.500 sfratti esecutivi (prettamente per morosità incolpevole); di chi rischia lo sgombero senza una soluzione; di chi ha acceso un mutuo e oggi si trova a vedere sfumare la propria casa nel gorgo dei pignoramenti e delle speculazioni di palazzinari, property manager, istituti bancari e chi più ne ha più ne metta; degli inquilini degli enti previdenziali  contro i quali continuano gli sfratti per finita locazione, richieste impossibili di acquisto delle case o aumenti insostenibili dei canoni.

Invitiamo tutta la città, i movimenti, i sindacati dell’inquilinato, le realtà sociali sensibili e attive sulle questioni dei diritti sociali, presidenti e consiglieri municipali, parlamentari della Repubblica a riunirsi in assemblea pubblica davanti alla Prefettura di Roma giovedì 27 luglio alle h.18.30, per chiedere conto della gestione dell’ordine pubblico a cui abbiamo assistito alla Regione Lazio, e chi e come si vuole occupare del diritto all’abitare in questa città.

Movimento per il Diritto all'Abitare
Asia USB Roma 
Cambiare Rotta Roma