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REVISIONE DEL TASSO SU MUTUI E PRESTITI USB INCONTRA IL PRESIDENTE TRIDICO

Roma,

 (20/20) Lo scorso 11 febbraio la USB ha incontrato il presidente Tridico e, oltre a parlare di passaggi verticali e vertenza Manital, è stato affrontato il tema della revisione del tasso d’interesse su mutui e prestiti erogati al personale dell’INPS.

Il presidente ha annunciato la disponibilità dell’Istituto a ritoccare ulteriormente al ribasso la proposta iniziale dell’amministrazione, stabilendo un tasso per i primi 20 anni pari allo 0,60% e dal 21° al 35° anno allo 0,90%.

La delegazione della USB, pur apprezzando la disponibilità del vertice dell’Istituto, ha insistito per ottenere un tasso fisso per tutti e 35 anni, tasso che il sindacato di base dell’INPS ha proposto di fissare allo 0,50%. Il presidente ha replicato che il Coordinamento Statistico Attuariale è contrario perché ravvisa dei rischi nel lasciare immutato il tasso per l’intero periodo.

Francamente non si comprende quali possano essere i rischi palesati dalla struttura tecnica dell’INPS, così come appare singolare che per stabilire un tasso d’interesse su un istituto direttamente collegato ai benefici assistenziali, quindi ad una sorta di welfare aziendale, ci si affidi al coordinamento statistico. La scelta è politica e l’unica preoccupazione che dovrebbe avere l’amministrazione è quella di non scendere al di sotto del costo del denaro. Nell’incontro il presidente ha garantito che la revisione del tasso riguarderà anche gli ex dipendenti dell’INPS in pensione ed a tale riguardo la USB è tornata a chiedere che sia data la possibilità ai colleghi in pensione di avere la trattenuta del mutuo direttamente sull’assegno pensionistico, anche a garanzia dell’Istituto.

La USB ha invitato il presidente a riflettere ulteriormente sulla possibilità di accogliere la proposta di un tasso fisso per l’intero periodo del mutuo, fissandolo magari a 0,60% per tutti e 35 gli anni, valore che attualmente sarebbe quasi il doppio dell’I.R.S. (interest rate swap), fissato a 0,35% sia per i mutui a 20 anni che per quelli a 35 anni.In chiusura il presidente ha comunicato alla USB la disponibilità dell’Istituto a portare da 10 a 15 anni il piano di ammortamento del prestito.