Dopo più di un anno di inattività, inizialmente di ammortizzatori sociali e negli ultimi 12 mesi di sospensione contrattuale non retribuita, i lavoratori e le lavoratrici della mensa dell’Istituto Superiore di Sanità riconquistano il loro posto di lavoro.
Determinanti per l’esito positivo della vertenza, oltre alla fiducia riposta in USB, sono state la loro caparbietà, la loro dignità e la loro resistenza.
Una lunga trattativa ha portato questo difficile cambio appalto al riconoscimento e al reintegro di tutti i diritti acquisiti e maturati negli anni.
Un risultato importante in un periodo storico in cui le politiche neoliberiste antepongo il profitto alla garanzia di un lavoro dignitoso.
Ma il problema rimane sempre e solo uno: la politica degli appalti introdotta dalla Legge Biagi ,che costituisce uno strumento di sfruttamento, di ricattabilità e di precarietà che da sempre riducono diritti e salari dei lavoratori, nonché la deresponsabilizzazione degli enti committenti incapaci di attuare una vera politica di internalizzazione dei servizi e dei lavoratori stessi.
Oggi, insieme alle lavoratrici e ai lavoratori della mensa dell’Istituto Superiore di Sanità, USB festeggia questa vittoria, ma la lotta continua affinché le migliaia di lavoratrici e lavoratori vittime del sistema appalti si vedano finalmente riconosciuto il diritto ad una vita dignitosa e non alla sopravvivenza.
USB Lavoro Privato – Federazione di Roma