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Ricerca, il ministro Messa e la meritocrazia baronale: è tempo di dimissioni

Nazionale,

Le pressioni indebite sul master in Bicocca da parte dell'ex rettrice Messa rafforzano il rifiuto di USB rispetto al nuovo reclutamento e alle valutazioni "meritocratiche" negli Enti di Ricerca e nell’Università. La ministra si deve dimettere.

Mentre assistiamo al disfacimento del governo inglese dopo scandali lanciati dai giornali, la contemporanea vicenda delle presunte raccomandazioni della ministra Messa quando era rettrice dell’Università Bicocca di Milano ci rafforza nella convinzione che il ministro Messa abbia un’idea baronale della Ricerca e che la “meritocrazia” rappresenti un simbolo del potere baronale (vedi articoli di stampa allegati).

La modifica del reclutamento che si profila su emendamento del senatore Verducci al DDL S.2285 sta perfettamente dentro questo quadro quanto le chiamate dirette che CNR ed INFN vogliono mettere in atto sul PNRR: metodi clientelari gestiti dal baronato universitario che si vuole introdurre anche negli EPR. Per questo chiediamo ai senatori di fermare il DDL “reclutamento” e ripensarlo profondamente, non solo nella parte riguardante gli EPR, ma anche quello universitario.

USB dice no alle chiamate dirette e chiede invece concorsi nazionali, anche attraverso scorrimenti delle graduatorie esistenti, e stabilizzazioni. Chiediamo finalmente una piena adesione alle raccomandazioni e direttive europee, finora oggetto di una sorta di amnesia selettiva, a stretto uso di chi comanda.

Dal momento del suo insediamento, la ministra Messa non ha fatto altro che lavorare contro il rilancio della ricerca pubblica e non dare risposte alle questioni dello sviluppo di carriere e dei salari del personale, concentrandosi solo sulle modalità di controllo degli enti e incentivando il travaso di soldi e personale verso la ricerca privata. La necessaria realizzazione di una governance unitaria della ricerca pubblica è pure scomparsa dall’agenda della ministra.

Oggi, le gravi denunce sulle raccomandazioni per favorire alcune diplomatiche sudamericane nel master universitario in Bicocca non sono che la punta dell’iceberg di un sistema baronale che rappresenta il male del sistema Ricerca e del quale il ministro Messa è chiaramente un’esponente “autorevole” e per questo chiediamo con grande determinazione le sue dimissioni.

No ai baroni nella ricerca pubblica! Si alla ricerca pubblica, partecipata e finanziata dalla fiscalità!

 

USB Ricerca