“Dopo quasi cinque anni di ininterrotto commissariamento dell’ENEA, secondo Ente di Ricerca italiano, tutto avremmo voluto meno che una nuova gestione ancora provvisoria, segnata dall’incertezza dei tempi e mirata a coprire le urgenze di una ennesima transizione", dichiara Cristina Centioli, dell’ USB P.I. Ricerca.
"Il governo Renzi ha lanciato la sua moneta sul tavolo che ci riguarda – prosegue Centioli – ed è uscita la faccia d’una ‘sinistra perbene’, abituata a frequentare segreterie Pd, strutture Cgil, CdA in regola e buone cattedre universitarie. E’ uscito Federico Testa. Non vorremmo però che, con l’aria grama che tira, il tutto si risolvesse nell’ennesima Croce, e senza delizia al cor, per la traviata ENEA".
“Questa nomina giunta sotto le ferie d’agosto sembra indicare una continuità recessiva, all'insegna dell'emergenza perpetua - incalza la dirigente sindacale - più che il deciso cambio di rotta richiesto per anni dai lavoratori con le numerose mobilitazioni contro il perdurare di tagli, il ridimensionamento dei servizi e del personale, il peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro e il degrado dei laboratori. Un nuovo CdA, o meglio un nuovo Presidente coadiuvato da un Consiglio Scientifico di alto profilo, sarebbe stato un miglior interprete delle legittime aspettative del personale. E sarebbe stato più in linea con la riforma degli Enti Pubblici di Ricerca, già proposta dall’USB alla VII Commissione del Senato”, conclude Centioli.
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