Con la presente, USB desidera ricevere chiarimenti in merito al corso sperimentale di formazione "neve/ghiaccio", in particolare vorremmo comprendere la motivazione che ha portato all’esclusione del personale elisoccorritore, che come specifica la nota STAFFCADIP n° 12849 del 20/06/2022 EM/2022: “è in grado di operare in tutti gli scenari di soccorso, con particolare riferimento a quelli che richiedono di intervenire in ambienti impervi, innevati, ghiacciati……” . Utile ricordare che da anni il personale del nucleo attende l'opportunità di partecipare a questo corso, siamo consapevoli che il settore degli elisoccorritori è in attesa di specifico pacchetto formativo che garantirà, speriamo, anche una corretta formazione in ambito “neve ghiaccio”, ma al momento non sappiamo come e quando questo avverrà, per questo crediamo opportuno che nelle more si vada ad inserire anche questo personale in ambiti formativi importanti per il soccorso e l’autosalvamento, come appunto il corso in oggetto. Se sussistono dubbi sull’opportunità di farlo, si studi la statistica degli interventi che gli elisoccorritori compiono: l’ambiente montano è spesso presente come scenario. Il personale elisoccorritore proveniente dal settore SAF, nel tempo può aver maturato una sua esperienza in certi contesti, sia per interventi effettuati su valanghe, sia per l’occasionale partecipazione ad alcuni seminari (non su neve), ma comunque non possiamo considerarla una formazione sufficiente, gli elisoccorritori devono possedere specifiche conoscenze che solo un corso ben articolato può garantire, chiaramente prevedendo mantenimenti periodici. Ricordiamo inoltre che al nucleo sono presenti kit di autosoccorso comprendenti zaini, ciaspole, pala, sonda e artva: come prevede il d.lgs. 81/08, essendo questi a tutti gli effetti DPI, l’amministrazione deve fornire specifica informazione e formazione, anche perché capita, è capitato e capiterà, che dopo lo svincolo dal mezzo aereo, gli elisoccorritori vengano “abbandonati” , vuoi per problemi tecnici del mezzo aereo o per avverse condizioni meteo. In questi casi si capisce bene quanto sia fondamentale che il personale abbia acquisito specifiche conoscenze in vari scenari, non ultimo quello in cui si ha presenza di neve e ghiaccio. Duole constatare che anche quando la volontà del singolo lavoratore, che va oltre ai normali doveri d’ufficio, utilizzando risorse proprie, si impegna a prendere contatti e proporre un corso specifico di sopravvivenza con personale specializzato in ambiente innevato, veda di fatto la proposta arenarsi per problemi che come USB vorremo conoscere. Fatti come questo dimostrano i limiti dell’amministrazione e deprimono la volontà dei singoli lavoratori che vogliono promuovere iniziative volte a migliorare la risposta nel soccorso. Comprendiamo la difficoltà della Direzione di risolvere eventuali problematiche causate da lacune dell'amministrazione centrale, ma riteniamo che l'esclusione del personale elisoccorritore vada contro la logica di garantire una preparazione e sicurezza adeguata a coloro che sicuramente sono e saranno esposti a scenari di intervento con presenza di neve e ghiaccio. Quale idea ha l’amministrazione del soccorritore “neve ghiaccio”? Quali sono le regole di ingaggio nel soccorso? Quali i limiti di operatività del personale non formato? Considerando che in prima battuta può intervenire personale sprovvisto di KIT di autosalvamento “neve ghiaccio” per il quale ci vorrebbe comunque un minimo di formazione? Nemmeno il personale ex 2A futuro SAF avanzato ha specifica formazione ne kit, una grave carenza del sistema del soccorso, in altre regioni si è provveduto in primis a formare proprio questo personale, la specifica “neve ghiaccio” come si sta strutturando in questa regione, pone alcune problematiche di visione dell’impianto del soccorso che meritano un serio approfondimento.
Per ora Abbiamo comunque una certezza, dataci dalla nota dell’amministrazione indicata in calce a questo documento, nella quale si legge chiaramente che gli elisoccorritori hanno capacità di intervento negli scenari con presenza di neve e ghiaccio, nonostante la stessa amministrazione non si sia preoccupata di formarli adeguatamente.
Spero si comprenda quanto sia importante dare risposte ai nostri quesiti, perché da questo dipende sia la sicurezza dei lavoratori, sia la certezza del soccorso.
Rimaniamo in attesa di un cortese riscontro, porgiamo distinti saluti.
Per il Coordinamento USBVFF Regionale
Ciro Bartolomei