Al direttore Regionale dei VVF della Sicilia
ing. Giovanni FRICANO
e p. c. Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile
Capo Dipartimento
Prefetto Bruno FRATTASI
Tramite:
Ufficio I - Gabinetto del Capo Dipartimento
Capo del Gabinetto del Capo Dipartimento
Viceprefetto Iolanda ROLLI
Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Vice Capo Dipartimento Vicario
ing. Gioacchino GIOMI
Al Responsabile dell'ufficio Garanzia dei Diritti Sindacali
dott.ssa Silvana LANZA
Oggetto: richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza della regione Sicilia e invio della colonna mobile nazionale.
Giungono alla scrivente, molte richieste di soccorso da parte di lavoratori del CNVVF. Gli stessi, a quanto pare, sostengono un continuo affaticamento dovuto al carico di lavoro che dal 9 aprile 2014 grava sulle loro giornate lavorative. Gli stessi sostengono un abbassamento del valore della loro vita in termini di “valore reale” (affetti, tempo libero, relazioni interpersonali) condizionate da un reale ed insoddisfacente stipendio. Altresì si registra una notevole richiesta di assistenza previdenziale ed assicurativa oltre che sanitaria che si determina ogni qualvolta che qualcuno dei richiedenti si ritrova a dover affrontare un infortunio o malattia ordinaria. Abbiamo suggerito di rivolgersi all’ONA ma con scarso risultato.
Spesso, principalmente nelle ore notturne (dato che vorremmo che fosse registrato), le telefonate presentano un tono più di tipo “assistenziale” con relativo uso di un timbro sconfortato dovuto, cosi sostengono, dall’impossibilità di poter manifestare in pubblico le proprie insoddisfazioni. Si attribuisce la natura di questa impossibilità alla comunicazione negata da un fantomatico “DPR64” di cui, in piena sincerità, non ne comprendiamo ne l’utilità ne il motivo di doglianza. Abbiamo evidenziato, in merito alla questione, che comunque questo paese è retto da una costituzione italiana che nei suoi punti focali è legato al diritto della persona e alla libertà di espressione.
Registriamo una sola telefonata alquanto sconcertante, di cui ci riserviamo per motivi di privacy la comunicazione dell’identità, di un lavoratore che sostiene di essere l’ultimo di una graduatoria di “al tempo papabili”, così si dichiara, al rientro nell’isola dalla data antecedente al 9 aprile 2014. Lo stesso sosterebbe che la Sicilia è stata: “presa in giro dalle istituzioni”(omissis, anonimo).
La scrivente registra, comunque, uno stato d’animo generale, almeno cosi sembrerebbe da quanto sostenuto dai “sindacati di stato” che il corpo nazionale attraversa una buona fase organizzativa. A tale proposito si segnala che bisognerebbe mettere in moto un monitoraggio sull’uso di sostanze alcoliche o stupefacenti da parte di appartenenti alla pubblica amministrazione… come, per altro previsto dalla normativa vigente.
Quindi la scrivente ritiene, visto i dati in nostro possesso, che si debba ricorrere alla proclamazione dell’immediato stato di calamità regionale con relativa richiesta in invio della colonna mobile nazionale a sostegno della nostra “amata isola” onde evitare che quanto da noi evidenziato, frutto delle telefonate ricevute( vedi il personale SATI, costretto ad usare dpi ultrariciclati), possa trasformarsi di fatto in una situazione poco gestibile.
Si registra comunque un dato positivo dovuto alla nuova gestione isolana degli specialisti sommozzatori i quali, contenti, di poter essere sempre a casa la notte hanno di fatto cominciato attività ricreative molto interessanti, su consiglio della direzione centrale dell’emergenza e del soccorso tecnico, legate alla possibilità di catalogazione della fauna ittica regionale.
Sicuri di un vostro riscontro. Si inviano i saluti di rito