La Prefettura di Bologna al termine di quattro giorni di mobilitazione è stata costretta a riconoscere che altre soluzioni non sarebbero state possibili grazie alla determinazione di lavoratori, migranti e solidali.
La Bologna che accoglie rispedisce al ministro Salvini il vergognoso tentativo di fare pagare il prezzo della sua battaglia ideologica sulla carne viva di chi nei servizi ci sta e ci lavora.
L'amministrazione comunale, in un'ottica emergenziale, non è andata oltre la solita proposizione dei modelli di accoglienza dei Cas, un sistema privato che sperpera fondi e non garantisce servizi di qualità.
La vertenza sociale di operatori e migranti ha imposto alla città che il modello d'accoglienza va ripensato e deve essere pubblico.
Di fronte al razzismo ideologico di chi considera l'accoglienza una questione di ordine pubblico va costruito un modello orizzontale basato sui principi di solidarietà e integrazione.
La lotta non si ferma, giovedì è convocato un tavolo di salvaguardia per la ricollocazione degli operatori dell'hub.
Questo è solo l'inizio, un altro welfare è possibile.
Continueremo a combattere per salario, diritti e dignità.
#lavorodirittidignitá
Unione Sindacale di Base