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Editoriale

Ricominciare continuando.

Nazionale,

Il 2017 è arrivato e sembra che nulla sia cambiato. Avevano previsto sciagure dopo l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea, disastri dopo l'elezione di Trump e cataclismi se fosse passato il NO al Referendum in Italia. Non è successo nulla! I mercati e le borse continuano a riempire i conti bancari stratosferici di pochi, ignari e forse contenti dei disastri, quelli si veri, prodotti dalle guerre, dalle ingiustizie sociali e dall'emergenza inquinamento, mentre le tasche di tanti altri sono sempre più vuote.

Insomma, un anno che sembrerebbe uguale a quello che lo ha preceduto. La storia si ripete, direbbe qualcuno, ma la storia non è mai uguale a se stessa e macina carne e sangue reali e non realtà virtuali con le quali giocare con la tastiera.

Un anno che come USB ci vedrà protagonisti su molti fronti. Saremo chiamati ad un congresso, il nostro secondo Congresso nazionale, che rappresenterà un momento fondamentale per far crescere il nostro sindacato, le speranze e le certezze nella possibilità di costruire una vera alternativa sindacale che mandi in soffitta Cgil, Cisl e Uil e che faccia fare un salto di qualità al movimento dei lavoratori in questo paese.

Ma contestualmente siamo chiamati anche al lavoro sindacale quotidiano, a quello a livello nazionale e all'attività spesso oscura e poco riconosciuta ma assolutamente eccezionale dei nostri delegati sui posti di lavoro e nelle categorie. Un lavoro che pretende impegno e preparazione, motivazione e militanza!

E il mondo non si ferma e così tante saranno le iniziative che saremo chiamati ad organizzare e tante altre alle quali parteciperemo insieme ad altri. Prima in ordine di tempo e sarà l'assemblea nazionale del 28 gennaio organizzata dalla Piattaforma Sociale Eurostop alla quale aderiamo e che è stata protagonista nella campagna del NO Sociale al Referendum costituzionale.

Ricominceremo a lavorare sindacalmente, anzi già abbiamo ricominciato e qualcuno non ha mai smesso, convinti che c'è molto da fare, che questo sarà per i lavoratori un anno cruciale e che quindi lo sarà anche per USB. Convinti che la vittoria del NO al Referendum, che lo sciopero generale del 21 Ottobre, che la grande manifestazione nazionale del 22 ottobre, che le tante lotte ed iniziative che abbiamo attuato in quest'ultimo anno ci trasmettono forza ed entusiasmo, sono da valorizzare al massimo e raccontano una storia che può cambiare e che ricominceremo a percorrere, continuando a lottare.