No a nuovi fondi per Zingonia. Il progetto per la riqualificazione del quartiere non ce l'ha fatta a ottenere il contributo di cinque milioni di euro chiesto al governo Monti. Non ci si confonda: questi soldi non hanno nulla a che fare con quanto già stanziato da Regione e dall'Aler (in tutto 6,7 milioni di euro) per la demolizione delle torri di Zingonia e la realizzazione di un intervento di housing sociale. Era una richiesta aggiuntiva avanzata dalla Provincia e dai cinque Comuni del quartiere (Boltiere, Ciserano, Verdello, Verdellino e Osio Sotto) per ottenere un ulteriore contributo ritenuto fondamentale per realizzare tutti gli interventi previsti dal masterplan della riqualificazione.
Alla fine però i 224 milioni di euro stanziati dal «Piano per le città» sono stati destinati ad altre zone d'Italia: in Lombardia a Pavia, a Milano, in zona Bovisa, e al Comune di Pieve Emanuele. La notizia non è stata proprio presa bene dai sindaci dei cinque Comuni. Tutti quanti ora aspettano di vedere nel dettaglio i progetti che hanno avuto il contributo e che sono in tutto 28. «Così su due piedi però – afferma il sindaco di Ciserano Enea Bagini – mi riesce difficile pensare che in Italia ci siano 28 zone più degradate e comunque con particolari problemi sociali e di sicurezza come Zingonia». Il primo cittadino non va troppo per il sottile e si lascia anche andare a una amara constatazione: «Prima il governo Berlusconi e ora anche quello di Monti si disinteressano di Zingonia».
Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo dell'8 febbraio
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