SABATO 30 GIUGNO MANIFESTAZIONE
NAPOLI - PIAZZA MANICINI - ORE 17.00
- Contro il Governo Monti
- Contro la Riforma Fornero: pretendiamo nuovi diritti e non nuova precarietà
- Per la chiusura di Equitalia, la dismissione dei metodi da usura e una sanatora del debito per le fasce deboli della popolazione
La politica economica e sociale imposta dal governo Monti (in esecuzione dei famosi 5 punti dettati nella lettera della BCE la scorsa estate, incrudisce, esasperando le politiche socio-ecomoniche adottate dai precedenti governi) sta fortemente penalizzando le condizioni di vita e di lavoro nel nostro paese, nelle regioni del meridione d’Itala con particolare rilevanza in Campania e nelle sue Province.
Nei nostri territori – ancor più che altrove – già martoriati per effetto di una politica distante dai reali bisogni dei cittadini, gli effetti antisociali delle politiche adottate assumono dimensioni ancor più drammatiche perchè amplificano la crisi che sta cancellando migliaia e migliaia di posti di lavoro. A crisi si aggiungono le ulteriori crisi dovute alla cancellazione di prestazioni e servizi pubblici, in sanità, nel trasporto pubblico e per quelli governati dagli enti locali, solo per fare qualche esempio cocente che tocca la vita quotidiana di tutti i cittadini.
La controriforma del mercato del lavoro Monti/Fornero, che di fatto ha eliminato ogni diritto, conquistato negli anni con la lotta e con sacrifici, agirà in maniera scientifica su un sistema lavoro che peraltro, nelle nostre realtà, è già in gran parte informale e per di più in nero.
In questa situazione l’uso delle S.P.A., come l’Equitalia per il recupero dei crediti pubblici, si è accompagnata a dispositivi feroci, autoritari e usurai proprio nei confronti di quei lavoratori e di quel segmento di società civile indebolita e indebitata ulteriormente per effetto di una crisi economica che non conosce confini.
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La rivolta del paese riparte da Napoli
Sabato in piazza a Napoli per “Ripartire dal Sud e rivoltare il paese”
Cremaschi: “Connettere le vertenze sociali e sindacali del Meridione”.
Una manifestazione contro un dispositivo autoritario verso i settori popolari.
"Assume particolare importanza la manifestazione di Napoli, del prossimo Sabato 30 giugno, organizzata dal Comitato No/Debito nazionale in sinergia con centri sociali e organizzazioni del sindacalismo di base e conflittuale, nel quadro della mobilitazione permanente contro i variegati effetti antisociali del governo Monti in corso, da mesi, nel paese” così dichiara, Giorgio Cremaschi portavoce del Comitato No/Debito, il quale invita a sostenere la piattaforma rivendicativa “Ripartiamo dal Sud, rivoltiamo il paese” la quale mette a centro della mobilitazione di Napoli la necessità di connettere la tante vertenze sociali e sindacali che attraversano il territorio meridionale a partire dalla orgogliosa rivendicazione delle proteste contro il sistema/Equitalia che, particolarmente, nel Sud d’Italia, rappresenta un dispositivo autoritario rivolto, prevalentemente, contro i ceti sociali subalterni.
Ritornare in piazza a Napoli sabato 30 giugno – conclude Giorgio Cremaschi, è una necessità urgente per articolare e generalizzare la mobilitazione che stiamo alimentando nel paese e che dovrà rafforzarsi sempre più anche in vista degli ulteriori affondi che i poteri forti del capitale, nazionale e multinazionale, stanno preparando per scaricare, con ancora più virulenza, i costi della crisi sulla pelle dei ceti popolari.
Il prossimo 30 giugno, Napoli si candida dare un appuntamento di mobilitazione ampio con un corteo che vedrà la partecipazione di delegazioni anche di altre regioni ed a lanciare un messaggio chiaro e forte contro il Governo Monti, la Controriforma Fornero e per la chiusura di Equitalia.
Le realtà sociali, politiche e sindacali che aderiscono sono ormai tante: dall’Unione Sindacale di Base alla rete Commons, dal Laboratorio occupato Insurgencia al Sindacato lavoratori in lotta, dai Precari Bros organizzati alla Rete dei Comunisti, da Rifondazione Comunista-Federazione della Sinistra al Comitato nazionale No debito nazionale.
”Stop Equitalia, Stop precarietà”, è lo slogan che oggi hanno fatto proprio gli organizzatori in occasione della conferenza stampa che ha presentato il corteo del 30 giugno prossimo a Napoli.
“Il nostro messaggio non è certo quello di non pagare le tasse - hanno spiegato - piuttosto chiediamo la dismissione dei metodi da usura e una sanatoria del debito per le fasce deboli della popolazione”.
”Pretendiamo nuovi diritti e non una nuova precarietà”. Da qui al 30 giugno in una città che, contro Equitalia, ha già visto scontri anche duri, gli attivisti annunciano azioni a sorprese. Intanto, in occasione del corteo arriveranno a Napoli anche delegazioni da Puglia, Calabria, Abruzzo, Lazio.
Comunicato Stampa - 30 giugno 2012
"Ripartiamo dal sud: 1500 in piazza contro Monti, Fornero ed Equitalia - sanzionate le banche"
Circa 1500 persone si sono ritrovate in piazza a Napoli in questo torrido sabato di fine giugno per dire il proprio no al governo dell'austerity. Movimenti sociali e sindacati di base napoletani in primo luogo, ma anche delle delegazioni da Cosenza, Taranto, Benevento e Salerno. Un ulteriore passo (con l'assemblea di coordinamento che ne è seguita) nella costruzione di un autunno caldo dal basso al sud sui diritti colpiti dalla crisi, contro l'ulteriore precarizzazione del mercato del lavoro decisa dalla riforma Fornero e contro il salasso legalizzato dei mega-interessi di Equitalia, per porre il nodo politico di una moratoria del debito per le persone a basso reddito, i lavoratori dipendenti, i precari, i piccoli lavoratori autonomi. Una condizione che sta affogando larghe fasce di popolazione nella nostra città.
Durante il percorso il corteo ha simbolicamente "sanzionato" alcuni sportelli bancomat lungo il Corso Umberto con degli interventi mirati a bloccarne il funzionamento, per indicare le banche come uno degli attori economici che si stanno arricchendo con la speculazione contro i diritti di tutti. Un azione che segue il blitz situazionista di ieri nella BNL di via Roma (quando gli attivisti sono rimasti in mutande con lo striscione "paghino i ricchi!!").
Comitato promotore manifestazione 30 giugno NAPOLI