Questo pomeriggio si è tenuta presso il Ministero della Giustizia la prevista riunione sulla riqualificazione del personale giudiziario.
Le precedenti, incoraggianti, dichiarazioni del Ministro Orlando e il suo formale impegno a valorizzare la professionalità dei lavoratori giudiziari avevano riaperto le speranze per una possibile riqualificazione del personale da attuarsi con un provvedimento legislativo nell’ambito della più organica riforma della Giustizia.
Era questo che la USB P.I. si aspettava di sentire dall’Amministrazione invece con disarmante candore il Capo Dipartimento Dr. Barbuto ha chiesto alle parti sindacali di esporre le proprie proposte: come se per circa quindici anni avessimo “abbaiato alla luna”.
La USB P.I., a quel punto, ha manifestato incredulità e fermo disappunto per non aver ricevuto alcuna concreta e formale assicurazione ovvero alcun progetto, da parte dell’Amministrazione, per riavviare i percorsi di riqualificazione del personale giudiziario. Tanto più che la proposta USB sulla riorganizzazione della giustizia ed in particolare sulle modalità di riconoscimento della progressione di carriera, discussa e condivisa dai lavoratori, era stata da tempo già presentata e quindi nota ai rappresentanti dell’amministrazione centrale.
Dopo aver incalzato i rappresentanti ministeriali per conoscere le effettive e concrete possibilità di conseguire i passaggi di livello, il Direttore Generale del personale, Dr.ssa Fargnoli, ha semplicemente ammesso che, in mancanza di finanziamento economico ad oggi difficile da ottenere e per il complessivo quadro normativo e contrattuale di riferimento, sarebbe impossibile realizzare qualsivoglia passaggio di area ovvero di qualifica funzionale. Al più si potrebbe ragionare su una progressione economica nell’ambito dell’area e del profilo professionale di appartenenza ma anche questo di difficile attuazione per le magre risorse del FUA e per il blocco della massa salariale.
La USB P.I., non si era presentata alla riunione per ascoltare la solita litania ma per conoscere in che modo il Ministro intendeva tenere fede alle sue promesse.
A quel punto è stato espresso tutto il rammarico e l’indignazione per aver deluso le aspettative del personale “raggirato” con promesse da marinaio.
La USB P.I. non intende guardare dalla finestra non è più tempo di parole e bugie: occorrono fatti.
Pertanto questa O.S. dichiara sin da ora lo stato di agitazione del personale giudiziario annunciando una serie di mobilitazioni sui posti di lavoro affinché la voce dei lavoratori giudiziari arrivi forte e chiara al Ministro.
- Basta con il blocco delle carriere e degli stipendi;
- Basta con carichi di lavoro insostenibili;
- Basta con la privatizzazione della giustizia mascherata da riforme epocali;
- Basta con il demansionamento della professionalità;
- Basta con la spending review che taglierà ancora e chiuderà altri uffici giudiziari.
E’ ora di capire che le azioni dell’amministrazione vanno di pari passo con i diktat della Troika di cui il nostro governo è fedele servo.
mercoledì 15 ottobre 2014 dalle 11 alle 13 manifestazione sotto al ministero della giustizia – Largo Cairoli.
Venerdì 24 ottobre sciopero generale.
Alziamo la testa perché la loro forza è la nostra rassegnazione: il conflitto il nostro cavallo di battaglia.