Si è svolto, questa mattina, il previsto incontro tra il Sottosegretario Cosimo Ferri e le Organizzazioni Sindacali sulla riqualificazione del personale giudiziario.
La convocazione della riunione, presenziata anche dal Capo di Gabinetto Dott. Melillo, dal Capo Dipartimento Dott. Barbuto, dal Direttore Generale del Personale Dott.ssa Fargnoli e dal Direttore Generale del Bilancio Dott. Bedetta, lasciava presagire che l’Amministrazione potesse comunicare alle OO.SS. di aver finalmente trovato soluzione all’annoso problema della mancata progressione di carriera dei lavoratori giudiziari.
Il Sottosegretario, pur confermando la ferma e decisa volontà del Ministro di garantire la legittima valorizzazione del personale giudiziario anche mediante il reperimento di adeguate risorse economiche e l’adozione di necessari provvedimenti legislativi, non ha formulato alcuna concreta e formale proposta per avviare le relative procedure.
La USB PI ha aperto il dibattito con la chiara ed inequivocabile precisazione che la progressione di carriera del personale giudiziario rappresenta il principale e primario obiettivo delle rappresentanze sindacali, senza alcuna esclusione, e conseguentemente vi è piena disponibilità a fornire ogni utile contributo per il raggiungimento del risultato.
Tuttavia è bene precisare che talune prerogative non rientrano nella disponibilità del sindacato che può fare contratti ma non legiferare in luogo del Governo o del Parlamento: ciò in considerazione del fatto che – allo stato – persistono norme di legge che di fatto impediscono il passaggio alla qualifica professionale superiore senza la previsione di un pubblico concorso con riserva del 50% dei posti all’esterno (cd. Legge Brunetta) e che la Legge di Stabilità ha confermato il blocco delle assunzioni per tutto il pubblico impiego.
Conseguentemente ogni ipotesi di riqualificazione dovrà essere preceduta da un apposito provvedimento legislativo che non può che essere promosso dalla parte politica del Ministero della Giustizia; sempre che la condizione del personale stia realmente a cuore agli stessi responsabili del Dicastero.
La USB P.I. ha inoltre proposto che il provvedimento di legge potrebbe equiparare l’immissione del personale proveniente da altra pubblica amministrazione a nuove assunzioni e, quindi, superare l’esigenza della riserva dei posti all’esterno.
Dopo ampia discussione il Sottosegretario, nel prendere atto dell’utilità del dibattito e della sostanziale compattezza del fronte sindacale, ha proposto di proseguire nei lavori e fissato la nuova riunione al 24 marzo p.v.
Relativamente all’interpello sulla mobilità interna del personale, il Direttore Generale del Personale ha precisato che entro un mese saranno definitivamente notificati i provvedimenti di trasferimento al personale interessato.