Dopo il jobs act prosegue l’attacco al mondo del lavoro messo in atto dal Governo Renzi.
Oltre alla conferma del blocco dei rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici e la proroga a tutto il 2018 dell’indennità di vacanza contrattuale, nella legge di stabilità spuntano nuove norme. L’INAIL dovrà infatti versare nel Bilancio dello stato 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017 come ulteriori risparmi da conseguire attraverso interventi di razionalizzazione e di riduzione della spesa.
Un intervento anticipato informalmente dall’Amministrazione nell’ultimo incontro del 7 ottobre, che oggi trova piena conferma e sul quale abbiamo chiesto ai vertici dell’Istituto di dare la più ampia informativa, insieme alla situazione relativa all’istituenda Agenzia Unica della Vigilanza che rappresenta un ulteriore attacco alla funzionalità dell’Ente ed un preoccupante interrogativo sul futuro di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici che oggi garantiscono il presidio di tale attività strategica.
In questi ultimi mesi, nel silenzio assordante di tutte la altre organizzazioni sindacali rimaste alla finestra a guardare, la USB ha messo in atto una serie di iniziative di lotta rispondendo colpo su colpo ai provvedimenti approvati dal Governo.
Nel blitz al Forum della P.A. del 28 maggio abbiamo costretto il Ministro Madia ad esprimersi sul blocco dei contratti e sulla situazione dei precari. La risposta è stata una serie di bugie smentite dallo stesso Presidente del Consiglio e dal ministro dell’Economia, e che oggi trovano la definitiva conferma nell’art.21 della legge di stabilità: nessuno stanziamento per i contratti dei dipendenti pubblici.
Il 14 ottobre è poi toccato al Ministro del Lavoro Poletti rispondere al nuovo intervento della USB contro l’approvazione del jobs act e contro la costituzione della Agenzie della Vigilanza e del Lavoro, durante un convegno all’INPS per la presentazione del bilancio sociale.
Con lo sciopero generale e le manifestazioni organizzate a livello regionale e provinciale del 24 ottobre prosegue quindi l’impegno della USB contro le scelte dell’Unione Europea in materia di lavoro.
Manifestazioni che vedranno la presenza di migliaia di lavoratori dipendenti pubblici e privati, disoccupati, precari, licenziati, giovani senza reddito, pensionati alla fame, sfrattati e senza casa: la rappresentanza vera di quel blocco sociale che sta subendo un attacco senza precedenti, nella totale indifferenza dei mezzi di informazione, come denunciato dalla USB.
Roma 21 ottobre 2014 USB PI INAIL