In merito all’accordo sulla produttività, non possiamo che dichiarare la nostra soddisfazione nel rilevare che quanto da USB da molto tempo affermato, è ora nella realtà. I lavoratori del Comune di Terni percepiranno un importante salario di produttività e questo è un atto dovuto, considerato che tra mille difficoltà generate dalle scelte politiche di carattere generale e da un sistema di incompetenza gestionale locale, stanno comunque assicurando servizi di primaria importanza per i cittadini. Però, il fondo della produttività è “lievitato” semplicemente per risparmi sulle Progressioni Orizzontali (236.000euro) e sulle Posizioni Organizzative (90.000 euro). Nulla di più.
Presto, infatti, dovremo tutti fare i conti con l’imminente cambiamento delle dinamiche del salario accessorio, che per il 2016 sarà condizionato da tre importanti fattori:
1) A breve l’A.C. attuerà l’accordo sulle progressioni orizzontali firmato dalla sola Cisl (ci torneremo sopra nei prossimi mesi) e quindi quei 236.000 euro (oggi risparmi) verranno giustamente utilizzati per quelle finalità per le quali sin dall’inizio erano destinati, ma bloccati dagli interventi legislativi nel comparto.
2) Prima ancora delle progressioni, saranno operative le nuove Posizioni Organizzative, per le quali si evidenzia un aumento di spesa rispetto all’anno trascorso e quindi una conseguente riduzione dei risparmi oggi confluiti in produttività. Inoltre le ex P.O. alle quali viene tolto l’incarico, torneranno a percepire le indennità legate al loro profilo, produttività compresa, determinando un conseguente aumento degli aventi titolo ad attingere al salario accessorio.
3) Con la legge di stabilità 2016, torna in auge il taglio del salario accessorio in relazione al numero dei lavoratori cessati. (Su questo l’USB non condividendo la scelta, ha già fatto una giornata di sciopero con una bella e partecipata manifestazione a Roma, oscurata dalla stampa di regime).
Una situazione quindi per il 2017 che vedrà un salario accessorio in diminuzione, nel quale si sconterà l’impatto delle risorse già tagliate fino al 2014, a causa della riduzione operata in relazione alle cessazioni, che ha visto l’A.C. applicare una formuletta consigliata e non certo imposta dalla Ragioneria Generale dello Stato, che ha determinato un taglio di oltre 260.000 euro, cifra confermata dalla stessa amministrazione.
A questo si aggiunge la riorganizzazione della macchina amministrativa, operata senza prendere minimamente in considerazione alcun suggerimento degli organismi di rappresentanza dei lavoratori, o della dirigenza, (i dirigenti non sono stati ascoltati nemmeno per le nuove P.O.). Una riorganizzazione calata dall’alto, decisa strettamente in seno alla giunta, per la quale non esiste nessuna strategia o logica, se non quella di dimostrare a tutti che si tagliavano i “mini-dirigenti”, come piace affermare alla stampa locale.
In questo difficile contesto, le recenti dimissioni dall’incarico della Coordinatrice della RSU, non aiutano di certo. Esprimiamo a lei la nostra piena solidarietà, ma crediamo però che quelle dimissioni siano state un errore. Chi doveva fare un passo indietro non era lei, ma chi in RSU vota e sostiene una linea sindacale per poi smentirsi, senza nessuna fatica, al tavolo della trattativa.
Ad ogni buon conto, pensiamo che sia assolutamente necessario andare avanti con determinazione e quindi, visto che le dimissioni sono “irrevocabili”, provvedere ad individuare in tempi strettissimi un/una nuovo/a Coordinatore/trice per tentare di rilanciare verso un’azione concreta, la più unitaria possibile che ponga un ostacolo ad un’A.C. che quotidianamente svilisce il confronto e la concertazione.
Ritrovare una condivisione sulle problematiche, basata su autonomia e competenza, ad oggi diventa un atto doveroso verso tutti i lavoratori. Già avevamo presentato alla RSU un documento programmatico che a nostro avviso avrebbe aiutato a concentrarsi tutti sui problemi concreti. Restiamo su quello, atteso che, come sempre, con le nostre componenti forniremo alla RSU il nostro massimo contributo.
Federazione USB Pubblico Impiego Terni