La Biblioteca comunale “Luigi Porcari” di Rocca Priora è pronta per riaprire al pubblico e tornare a fornire i servizi offerti: l’inaugurazione è fissata per il prossimo sabato 29 marzo. Vogliamo segnalare questo evento perché ci spiega il significato di “sicurezza sul lavoro” anche in ambienti lontani dalle fabbriche o dai cantieri edilizi; le biblioteche sono infatti giustamente considerate luoghi “sereni”, ideali per lo studio e la riflessione. Luoghi per i quali è forse un po’ più difficile pensare che ci sia bisogno di interventi da parte delle organizzazioni sindacali a tutela dei lavoratori e degli utenti stessi.
Il 30 ottobre 2006 la biblioteca di Rocca Priora, situata in un luogo fatiscente, angusto e privo di servizi igienici, viene chiusa per iniziare le operazioni di trasferimento. Una nuova sede, più accogliente e adatta, è infatti quasi pronta ad ospitare le sue scaffalature ed i suoi libri. Vogliamo insistere sul “quasi pronta”, perché i bibliotecari che ci lavorano e che hanno contribuito con entusiasmo al trasferimento, si accorgono ben presto che al nuovo edificio mancano i requisiti di abitabilità e le autorizzazioni per entrarci.
Lo spazio esterno è ancora un cantiere aperto, i servizi igienici sono infestati dalle api e dalle pulci d’acqua, le pulizie ordinarie sono sospese, tutto l’edificio è pieno di polvere. La mancanza di sistemi di antifurto inoltre non garantisce i libri posseduti e le attrezzature; infatti, ben presto, tra gennaio e aprile dello scorso anno, i vandali fanno più volte irruzione in biblioteca, portandosi via i computer e spargendo dappertutto la polvere degli estintori da poco installati.
La situazione diventa davvero difficile da sostenere. Lavoratori e cittadini chiedono l’intervento urgente degli amministratori del Comune di Rocca Priora ma il comune continua a promettere senza mantenere e a prendere tempo dichiarando che in tempi brevi risolveranno i problemi. Tutto questo avviene in un clima già teso e difficile, visto il comportamento irresponsabile che l’amministrazione ha tenuto nei confronti delle scuole.
In estate cade dal soffitto, proprio sopra l’entrata e per ben due volte, una pesante plafoniera, inoltre a causa di una perdita d’acqua anche il soffitto del bagno crolla, senza dimenticare che è stata data la possibilità agli utenti di accedere in biblioteca, con grave rischio per la sicurezza e la tutela della salute.
A questo punto i rappresentanti della RdB Cub presenti in loco, lavoratori del Consorzio per il Sistema Bibliotecario Castelli Romani, che invano hanno sollecitato l’intervento della direzione del Consorzio e del responsabile della sicurezza, decidono di intervenire e denunciano all’Ufficio d’Igiene della Asl RM-H la situazione. La polizia giudiziaria inizia le sue indagini, accerta lo stato di abbandono in cui versa la biblioteca e pretende dagli amministratori che entro sei mesi mettano a norma l’edificio, pena la chiusura del servizio.
I risultati non si sono fatti attendere, anche i tempi sono stati rispettati e ora la biblioteca riapre con la soddisfazione della RdB Cub – Pubblico Impiego e di tutte le forze sane impegnate al rispetto delle leggi e alla crescita dei servizi culturali degli Enti Locali.