A Roma e provincia le esecuzioni di sfratti e le emissioni di nuovi provvedimenti raggiungono nuovi record rispetto agli anni precedenti. La maggior parte, come andiamo ripetendo da tempo, riguarda le morosità legate alla crisi. E Roma risulta al primo posto.
Di fronte ai dati diffusi dal Viminale ora molti gridano allo scandalo e chiedono provvedimenti. Eppure da otto giorni ci sono degli inquilini in sciopero della fame in piazza SS Apostoli che domandano una moratoria immediata dei provvedimenti di sfratto che stanno raggiungendo un numero sempre più alto di persone.
Da otto giorni, con visite di Alemanno e Zingaretti, la questione viene posta al centro del dibattito locale e nazionale, dalle inquiline degli alloggi Enasarco in dismissione, degli alloggi Enpaia e delle Casse dove gli aumenti d’affitto che vanno dall’80% fino ad arrivare al 300% stanno producendo veri e propri drammi familiari e centinaia di sfratti per finita locazione e morosità.
Ben venga la pubblicazione di questi dati. Forse aiuteranno tutti ad ascoltare di più il grido di dolore che arriva da chi è in emergenza abitativa e resiste con dignità agli sfratti, agli aumenti, ai pignoramenti. È arrivato il momento che una moratoria generalizzata intervenga a fermare una prossima devastazione sociale, un blocco che consenta di costituire quel tavolo interistituzionale necessario alla definizione di politiche abitative pubbliche in grado di rappresentare tutele e organizzare risorse.
Oggi pomeriggio in piazza SS Apostoli l’inquilinato resistente e AS.I.A./USB promuovono una riunione cittadina dei comitati e degli abitanti che lottano contro la precarietà abitativa. Appuntamento per tutti e tutte è alle 18.30 presso il presidio che ospita da otto giorni chi sta digiunando per la difesa del diritto alla casa e contro gli sfratti.
AS.I.A.-USB