COMUNICATO STAMPA
Le lavoratrici dei nidi e delle scuole dell'infanzia del Comune di Roma, nella ricorrenza della giornata mondiale dei diritti e della dignità delle donne, si riuniranno in assemblea per esprimere il loro forte dissenso nei confronti delle politiche di smantellamento dei servizi educativi della capitale ed al licenziamento di massa di migliaia di precarie.
Dopo aver ottenuto a settembre una proroga di un anno da parte del Ministro Madia per la reiterazione dei contratti precari, l'amministrazione, che inizialmente si era impegnata a trovare una soluzione assunzionale per salvaguardare e stabilizzare migliaia di precarie storiche, ha calato il silenzio su questo tema.
Successivamente il documento unico di programmazione (DUP), pubblicato il 24 dicembre scorso dal Commissario Straordinario Tronca, ha previsto la concessione dei nidi ai privati e delle scuole dell'infanzia allo Stato e una conseguente diminuzione del servizio pubblico e dei posti di lavoro.
L’USB ha da subito contestato il DUP con iniziative di mobilitazione ed ha investito anche il governo della responsabilità di tali scelte, portando la protesta sotto Montecitorio e richiedendo un incontro ufficiale al Presidente del Consiglio e al Ministro Madia per invertire la rotta indicata dal DUP ed avviare un percorso di stabilizzazione di tutto il precariato della Pubblica Amministrazione, a partire dalle insegnanti e dalle educatrici comunali della capitale.
A pochi mesi dalla fine dell'anno scolastico non è possibile rinviare le soluzioni. Per questo l’USB si batte al fianco delle lavoratrici, mettendo in campo tutti gli strumenti legali e sindacali a partire dall'assemblea-mobilitazione dell'8 marzo prossimo, a cui sono invitate a partecipare le istituzioni e la cittadinanza tutta: perché la battaglia per la salvaguardia dei nidi e delle scuole comunali è una battaglia di civiltà che riguarda tutte e tutti.