Il nuovo Piano di Formazione approvato il 1 agosto ’13 da Amministrazione e Organizzazioni Sindacali contiene elementi che, secondo USB accolgono alcune importanti richieste provenienti dal settore scolastico educativo.
Prima fra tutte la possibilità dei collegi docenti e dei gruppi educativi di scegliere in autonomia i temi da trattare nel corso basea seconda dei bisogni di ogni contesto. Si è previsto inoltre che il corso base inizi ad ottobre e si concluda entro maggioe che i percorsi complementari inizino entro il mese di gennaio per comunque concludersi entro maggio. Ciò accoglie le lamentele del personale che, interessato a svolgere percorsi formativi di reale utilità e spendibilità nel corso dell’anno, vedeva svilite le proprie energie poiché spesso essi si concentravano nella parte finale dell’anno scolastico, accavallandosi alla non indifferente mole di lavoro che caratterizza questo periodo.
L’Amministrazione ha poi assicurato che verranno certificati i percorsi di aggiornamento svolti, per evitare di ripetere più volte lo stesso tipo di percorso formativo, mentre si è dichiarata disponibile a lavorare ad un nuovo accordo che consenta anche al personale precario con incarichi giornalieri di poter fruire dell’offerta formativa.
USB, come ha ribadito nella nota apposta a verbale, accoglie positivamente le innovazioni inserite nei percorsi formativi, ma ribadisce che è essenziale intervenire per garantire quelli che sono i primi indici di qualità del servizio, senza i quali qualsiasi corso di formazione è inutile; devono essere coperti tutti gli organici dal primo settembre, compresi i posti d’appoggio, durante l’anno l’invio di personale supplente deve avvenire in conformità con i modelli organizzativi, evitando i contratti part time. modalità contrattuale, utilizzata spesso come “tappabuchi” per coprire i fuori rapporto, non tiene conto della peculiarità e della delicatezza dei servizi ed inoltre, impedendo la compresenza, non consente di realizzare laboratori a piccolo gruppo o a classi aperte e mettere in pratica quanto appreso nei percorsi formativi.
Durante l’incontro abbiamo inoltre sottolineato che è necessario valorizzare le competenze interne, riconoscendo ed utilizzando quelle capacità professionali acquisite nel corso degli anni dal personale educativo e scolastico.
USB continuerà a portare avanti le sue battaglie a difesa del diritto dei bambini e delle bambine ad avere servizi di qualità, anche attraverso la formazione, che deve necessariamente avere riscontri concreti nel quotidiano e vedere il personale come soggetto attivo del processo formativo.
Ribadiamo infine che la valorizzazione del personale si ottiene anche dando stabilità al personale precario, permette da anni la normale erogazione del servizio, creando appositi percorsi per l’inserimento in una graduatoria permanente ai fini dell’assunzione, utilizzando il criterio del doppio canale.
USB continuerà a sostenere con forza le richieste delle lavoratrici e dei lavoratori e metterà in campo tutte le iniziative possibili per ottenerle, prima tra tutte quelle per sollecitare la Giunta Capitolina ad approvare la delibera di iniziativa popolare entro l’11 settembre.
NON C’E’ QUALITA’
SENZA STABILITÀ
LA LOTTA CONTINUA...