Il patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica della città di Roma versa in condizioni vergognose a causa della totale assenza, da almeno venti anni, di qualsiasi tipo di politica capace di organizzare dei corretti piani di manutenzione ordinaria e straordinaria.
In particolare arrivano numerose segnalazioni relative ai distaccamenti degli intonaci, alle infiltrazioni di acqua piovana dai tetti, alla mancanza di ascensori ed alla presenza di barriere architettoniche che rendono la vita impossibile ai portatori di disabilità, al malfunzionamento degli impianti di riscaldamento etc…
L’Ater di Roma, ente che gestisce la maggior quota di case popolari nella città, anziché riformare il proprio modello organizzativo, basato principalmente su appalti esterni, e chiedere alla Regione Lazio fondi per il risanamento del patrimonio, porta avanti iniziative di carattere privatistico e di bilancio.
Ne sono chiari esempi:
- il bando Housing Sociale, che pare stia rivelando brutte sorprese ai candidati, ai quali sarebbero stati proposti alloggi a prezzi di mercato, in condizioni di non abitabilità.
- la vendita all’asta di molti alloggi, sottratti al patrimonio disponibile, dunque non più assegnabili.
Stesso dicasi per il Comune di Roma, altro protagonista della disfatta e dell’abbandono dei quartieri periferici della città. Un Comune che questo inverno, ad esempio, è stato incapace di garantire i servizi essenziali in molti quartieri (ricordiamo Casalbruciato, Torre Maura, Villa Gordiani), con un Dipartimento che da anni non porta alla città nuovi alloggi per l’assistenza abitativa
L’Asia-USB chiede che le Ater, così come i Comuni, cessino di essere degli enti economici e tornino ad occuparsi della corretta gestione del patrimonio pubblico di loro competenza, al fine di garantire l’interesse della collettività, offrendo assistenza abitativa di qualità a tutti coloro i quali ne hanno bisogno.
Continua con questi obiettivi la nostra mobilitazione:
vi invitiamo a partecipare alla MANIFESTAZIONE presso l'Assessorato alla Casa del Comune di Roma, giovedì 25 giugno 2020, alle ore 10 in piazza Giovanni Da Verrazzano 7.